Mense ospedaliere, i consiglieri Ruzzante e Bartelle: “Zaia riferisca in aula su maxi-bando bocciato da Anac”

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«Il presidente Zaia deve venire a riferire in aula sul maxi-appalto da 303,5 milioni di Euro per la fornitura dei pasti negli ospedali, dichiarato illegittimo dall’Anac: c’è un impatto di natura economica? E se non c’è, perché l’Anac manda la sua delibera alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica? Quali garanzie per il futuro dei circa 300 lavoratori impiegati nelle mense? E per la continuità e la qualità del servizio? Il presidente Zaia venga a riferire al consiglio». Così – in una nota – il consigliere regionale Piero Ruzzante (Liberi E Uguali), che durante la seduta odierna del consiglio regionale è intervenuto in aula per chiedere al Presidente della Giunta regionale di venire a riferire sull’appalto da 303,5 milioni di euro per la fornitura dei pasti negli ospedali del Veneto, assegnato a Serenissima Ristorazione ad inizio 2018 e poi sospeso per ricorsi.

«Il bando di Azienda Zero – dichiarano Ruzzante e Patrizia Bartelle (Italia In Comune) – è stato scritto in modo tale da favorire la concentrazione di tutti i lotti nell’unica impresa già presente sul territorio con un centro di cottura, ovvero la Serenissima Ristorazione. Guarda caso l’azienda di Mario Putin, vecchio amico della Giunta Galan, che a Boara Pisani dispone di un grande centro “cook and chill” finanziato proprio dalla Regione Veneto!».

Sono ben quattro le interrogazioni che dal 18 gennaio 2018 Ruzzante ha rivolto alla Giunta regionale in merito all’evidente, ed ora definitivamente confermata, illegittimità della procedura di gara. Le ultime due interrogazioni, risalenti al marzo 2019, sono state sottoscritte anche da Bartelle.

«Zaia stavolta non può dire che non sapeva, l’abbiamo avvisato per tempo. Assieme alla CGIL ho più volte mosso dei rilievi puntuali, spiegando precisamente cosa non andava in quel bando, anche perché – aggiunge Ruzzante – oltre all’utilizzo illegittimo dei soldi dei contribuenti e agli aspetti legati alla qualità del servizio c’è anche una questione occupazionale: parliamo di circa 300 lavoratori impiegati nelle mense, i quali ancora oggi sono in balia delle scelte della Regione e di Azienda Zero».

«Trovo gravissimo che, a fronte di tutto questo, la Giunta Zaia ci abbia sempre risposto che era tutto ok. Ma ancor più grave è che abbiano scelto, contro ogni principio di precauzione, di proseguire lungo una strada che li ha portati poi a schiantarsi: un anno e mezzo dopo la mia prima interrogazione Mense, sono costretti a prendere atto che il maxi-appalto è illegittimo e Azienda Zero dovrà rifare tutto da capo. Un anno e mezzo sprecato per colpa di una cattiva amministrazione, altro che la migliore in Italia! A rimetterci – conclude Bartelle – sono come sempre i cittadini e i lavoratori».