Meritocrazia Italia a Verona, presidente Walter Mauriello: “authority acqua contro gli sprechi”

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Walter Mauriello presidente Meritocrazia Italia a Verona convegno sull'acqua
Walter Mauriello presidente Meritocrazia Italia a Verona per convegno sull'acqua

Alla Camera di commercio industria artigianato di Verona si è tenuta oggi 19 novembre una tavola rotonda in occasione della direzione Nazionale dell’Associazione Meritocrazia Italia del 20 novembre, ed è stato scelto il tema di interesse planetario “L’acqua, la sete del nostro tempo” con esponenti di Meritocrazia Italia, delle istituzioni, dell’università e amministratori locali.

“La gestione dell’acqua è nazionale, ma ci deve essere assolutamente un’interfaccia con le amministrazioni locali – ci spiega il presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello – per migliorare i servizi di rete, idrici, affrontare le piogge che non sono quelle tropicali. Gran parte del nostro territorio è in siccità completa con problemi per strutture pubbliche, gestione interna, turismo”.

Talvolta riemerge il tema della gestione pubblica piuttosto che privata dell’acqua, su cui anni fa si è tenuto anche un referendum. Voi siete favorevoli alla gestione privata?

“Noi siamo favorevoli a tutte le cose giuste, o pubblico o privato purché si realizzino infrastrutture e reti idriche. Il 46% dell’acqua viene disperso. Servono investimenti governativi, regionali, locali, europei. Ci sono già direttive comunitarie che danno importanza all’acqua. Bisogna partire anche dalla formazione scolastica, oltre a Napoleone si deve imparare a chiudere l’acqua quando si lavano i denti. L’acqua è un tema che viene sempre delegato, invece deve essere messo al centro dell’agenda politica. Noi firmeremo un protocollo con Fare Ambiente per proporre una legge per la creazione di un’authority dell’acqua”.

Mauriello ha parlato anche di politica rispondendo a una domanda sul nuovo Movimento (partito?) di Alessandro Di Battista, ex esponente di spicco del M5S. “Il populismo ha ceduto il passo al leaderismo, noi siamo per dare veramente spazio alla gente che lavora, al paese reale, e anche se non saremo candidati sicuramente faremo da ponte affinché nel prossimo parlamento entri la meritocrazia”.