Nem (con Videomedia di Confindustria Vicenza) e Athesis si prendono testate Gedi. Il Sole 24 Ore fa utili ma taglia e la Fnsi lo “condanna”

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Giornalismo,
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C’è fermento nel mondo dell’editoria in questi ultimi giorni. Nem Nord Est Multimedia è una società di nuova costituzione, promossa da Banca Finint, presieduta da Enrico Marchi, e partecipata, oltre che da Finint stessa, anche da numerose delle principali famiglie imprenditoriali di Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Ha aderito, attraverso la controllata Videomedia, anche Confindustria Vicenza. Della nuova società fanno parte anche Alessandro Banzato (Acciaierie Venete), Giampietro Benedetti (Danieli), Enrico Carraro (Carraro Group), Angelo Mandato (Bioman), famiglia Nalini (Carel Group), famiglia Canella (supermercati Alì), Federico De Stefani (Sit), Alberto Zanatta (Tecnica Group), famiglia Cattaruzza (Ocean Group), famiglia Samer (Samer Group).

Nem ha appena sottoscritto un accordo preliminare col Gruppo Gedi per la cessione dei quotidiani “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova di Venezia e Mestre”, “Il Corriere delle Alpi”, “Il Messaggero Veneto”, “Il Piccolo” di Trieste e la testata online “Nordest Economia”. Il perfezionamento della cessione del ramo editoriale e digitale è previsto possa avvenire entro il mese di ottobre 2023, mentre la cessione del ramo pubblicitario è atteso entro il primo semestre del 2024.

Il disegno d’impresa di Nem consiste nella costruzione di un gruppo multimediale attivo anche nel campo televisivo, radiofonico, digitale, degli eventi.

Gedi (Repubblica e altri) ha raggiunto anche un accordo col Gruppo Athesis (GdV e altri) per la cessione della testata Gazzetta di Mantova, con la relativa attività digitale e raccolta pubblicitaria: il perfezionamento della cessione del complesso aziendale dovrebbe avvenire entro il mese di novembre 2023.

Il commento di Villanova (Lega)

“L’accordo per la cessione al gruppo Nem, una cordata di imprenditori veneti, delle sei testate di Veneto e Friuli-Venezia Giulia del gruppo Gedi è una buona notizia per il mondo dell’informazione dell’intero Nordest. Le testate coinvolte sono tra le più importanti del Veneto, e sarà cura di tutto il mondo politico vigilare affinché questa delicata fase si svolga nel rispetto del diritto alla pluralità dell’informazione”. A dirlo è Alberto Villanova, presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio regionale del Veneto.

“Negli scorsi mesi – evidenzia il consigliere – i giornalisti per mezzo dei loro rappresentanti, avevano fatto sentire le loro preoccupazioni sul futuro di queste testate giornalistiche così importanti per la nostra regione. La firma dell’accordo preliminare per la cessione è un primo passo verso il mantenimento della buona qualità del prodotto editoriale”.

Continueremo ad essere al fianco dei giornalisti del gruppo perché il loro lavoro possa continuare a svolgersi nel migliore dei modi e possano continuare ad offrire un servizio fondamentale per la vita sociale”, conclude Alberto Villanova.

Il caso de Il Sole 24 Ore

La Giunta Esecutiva Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, e la Consulta delle Associazioni regionali di Stampa hanno condannato con forza nei giorni scorsi quanto avvenuto a Il Sole 24 Ore, storico quotidiano di Confindustria, che prima ha celebrato gli utili a +5,4 milioni di euro e poi tagliato in via unilaterale del 20% i compensi dei giornalisti a partire dal 1° agosto.

“La Federazione nazionale della Stampa italiana – si legge nel comunicato – non può accettare e non accetta tale condotta nel merito e nel metodo che, purtroppo, è invalsa in diverse aziende, le quali continuano a sottrarsi alla responsabilità di ripensare un modello produttivo che punti su qualità e dignità del lavoro, a partire dai meno tutelati”.

“Il quotidiano degli imprenditori – conclude l’Fnsi – che sono anche editori, attua “risparmi” attaccando l’anello più fragile della filiera editoriale”.

Ai collaboratori esterni de Il Sole 24 Ore era arrivata una mail con scritto: “Come sa, siamo impegnati ogni giorno per mantenere sia l’alta qualità della nostra proposta editoriale sia un andamento soddisfacente dei conti aziendali. Le chiediamo perciò di continuare ad aiutarci in questo percorso con il suo prezioso contributo, ma al tempo stesso ci vediamo costretti a proporre una revisione del compenso fin qui erogato. A partire dal 1° agosto l’importo a Lei riconosciuto sarà ridotto del 20%”.