Neri Pozza (Gruppo Athesis), si dimette il direttore Giuseppe Russo dopo 23 anni alla guida della casa editrice

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Athesis Neri Pozza
Athesis Neri Pozza

La casa editrice Neri Pozza, partigiano scrittore ed editore, è stata fondata nel 1946 e dagli anni Novanta fa parte del Gruppo Athesis che controlla i quotidiani Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Bresciaoggi e le emittenti Radio Verona, Telearena, Telemantova. Nei giorni scorsi il Consiglio di amministrazione di Neri Pozza Editore Spa ha comunicato che il dottor Giuseppe Russo, direttore editoriale dell’azienda, ha rassegnato le proprie dimissioni a partire dal prossimo 1° settembre.

Giuseppe Russo
Giuseppe Russo

Il Cda ha ricordato poi come “Il dottor Russo, dagli anni duemila direttore editoriale di Neri Pozza ha contribuito in modo determinante a rafforzare il marchio e l’identità della nostra storica casa editrice, che oggi, anche grazie al suo lavoro, è considerata in Italia e all’estero una delle realtà culturali indipendenti più importanti ed amate dal pubblico dei lettori della narrativa e saggistica di qualità”.

Russo è stato infatti direttore editoriale dal 2000 al 2023 alla casa editrice che ha lanciato, tra gli altri, grandi autori Goffredo Parise o Eugenio Montale. E nel mondo dell’editoria libraria italiana è stato uno scossone estivo, preludio di una nuova operazione, targata Feltrinelli. Dal primo settembre nascerà infatti Feltrinelli Gramma, che sarà diretta proprio da Russo e avrà Roberto Cotroneo come editor di narrativa italiana, Marcella Marini come editor di narrativa straniera e Daniela Pagani come responsabile comunicazione.

Neri Pozza ha affidato “ad interim” la direzione editoriale a Sabine Schultz, ma ora avrà un nuovo competitor nella narrativa letteraria e saggistica di qualità che si propone di fare Gramma.

La storia della casa editrice Neri Pozza

Nel 1938, Neri Pozza e i suoi amici, una piccola brigata di «teste calde» tenuta d’occhio dalla polizia fascista, creano a Vicenza le Edizioni dell’Asino Volante. Le edizioni sorgono per uno scopo preciso: pubblicare il primo libro di poesie di Antonio Barolini, che l’avvocato Ermes Jacchia, un eccentrico editore ebreo costretto alla fuga dalle leggi razziali, non può più dare alle stampe. In questo modo, ereditando, cioè, il compito di un editore ebreo vittima della stupidità e della crudeltà dell’epoca, Neri Pozza scopre la sua vocazione d’editore. Una vocazione che, al di là dei due brevi periodi di prigionia nelle carceri vicentine di San Biagio e San Michele per «sospetta attività antifascista», si esprimerà ininterrottamente, dapprima con le edizioni del Pellicano e infine con la fondazione, nel 1946 a Venezia, della Neri Pozza Editore.