Nuovo processo il 10 contro Coviello. Lo aiuta a decidere cosa fare chi approva censura di FN e CasaPound ma non di VicenzaPiù…

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Processo bavaglio contro giornalismo il diritto - dovere di informare
Processo bavaglio contro il diritto - dovere di informare

Stasera sono in attesa dell’ennesima udienza di domani alle 10 al tribunale di Vicenza per l’ennesimo processo contro di me e VicenzaPiù, questa volta per mano di Elena Donazzan, una mia vecchia conoscenza, di Santo Romano, di altri funzionari e di alcuni collaboratori esterni della regione Veneto.

Questa volta, in maniera simile. a gran parte delle altre, sono stato denunciato per il fatto di aver raccontato di un’indagine sulla gestione dei fondi della formazione in Veneto, almeno 100 milioni di euro all’anno, che ha effettuato o sta ancora effettuando (noi lo sappiamo ma ora non lo scriviamo) la Guardia di Finanza per disposizione della Procura di Venezia, che il dossier da cui è partita per arricchirlo con altri documenti lo ha ricevuto proprio dalla regione (cfr. Il Fatto Quotidiano: «Veneto, Regione vuole 410mila euro da giornale online: “Diffamati”. Ma la fonte del sito è un dossier dato da Zaia ai pm»).

Siccome pare che ormai sia assodato che VicenzaPiu.com non possa più scrivere nulla non solo su proprie inchieste ma anche su quelle della Guardia di Finanza, di Venezia sulla formazione o di Vicenza su certi “dubbi” su Zonin, Zigliotto  la Fondazione Roi, e siccome per difendermi, se giudici e situazioni me ne dessero l’equa opportunità, servono soldi che non ho, sto sinceramente pensando di rinunciare a ogni difesa pur di difendere fino alla fine questo giornale.

Mentre penso e mi arrovello sulla censura punitiva che chiedono oggi, per averla preventiva domani, coloro che soldi da spendere con avvocati ne hanno a bizzeffe o, comunque molti di più dei miei “zero euro”, per giunta con conti pignorati peer cifre abnormi, mi arriva una mail da Giorgio Langella, un comunista vero e realmente democratico che ce ne fossero a più non posso… di persone come lui, a cui avevo chiesto un’opinione sulla censura operata da FB e Istragram, che appartiene sempre a Facebook, che hanno rimosso le pagine di CasaPound e Forza Nuova.

Ecco cosa mi scrive sull’argomento Giorgio: «Caro direttore, la rimozione di quelle pagine mi sembra una cosa giusta e forse tardiva. E’ proprio perché dovremmo essere in democrazia che organizzazioni che si dichiarano “fasciste del terzo millennio” non dovrebbero essere permesse. Il fascismo non è un’opinione ma un crimine. Lo dice a chiare lettere la nostra Costituzione».

Ma Langella va oltre e aggiunge: «Ma una cosa vorrei rimarcare. E’ ben strano un paese come il nostro dove ci si stupisce per questo fatto e poi giornali e giornalisti che democraticamente (loro certamente) diffondono notizie virgolettate e riprese da fonti irreprensibili, essendo scomodi e invisi a chi detiene il potere vengono querelati e, magari, condannati con lo scopo palese di tacitarli. Lei sa benissimo a chi mi riferisco».

Domani alle 10 ad inizio udienza del nuovo processo terrò ben presente questa riflessione del “comunista” democratico e deciderò al meglio per difendere, da vecchio liberale, i diritti.

Non miei e di VicenzaPiu.com, che ha, invece, il dovere di informare, ma quelli dei miei lettori che devono essere informati senza le guardie del potere travestite da principi o caporali del foro ma, comunque, sempre ben for…aggiati.