Opa di Generali su veneta Cattolica Assicurazioni, Zanettin (FI): “svenduta, dipendenti a rischio, classe dirigente veneta non all’altezza dei tempi”

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Cattolica Assicurazioni e Pierantonio Zanettin (FI)
Cattolica Assicurazioni e Pierantonio Zanettin (FI)

L’altro ieri, 31 maggio, Generali ha lanciato un’opa sulla gloriosa compagnia Cattolica Assicurazioni di Verona

Su questa operazione, che rischia di cancellare la lunga storia della società scaligera, abbiamo voluto ascoltare il parere dell’on. Pierantonio Zanettin, unico componente vicentino della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e buon conoscitore del sistema finanziario veneto.

On. Pierantonio Zanettin, già un anno fa intervistato dalla nostra testata, lei aveva parlato di svendita di Cattolica a Generali, conferma anche oggi quel suo severo giudizio?

Certo è proprio così.

Purtroppo, dopo che l’anno scorso la relazione dell’Ivass aveva rilevato diverse criticità nella gestione societaria ed era stato imposto l’aumento di capitale, il destino di Cattolica ormai era segnato.

Era inevitabile l’arrivo di un cavaliere bianco, che avrebbe poi fatto un’opa della gloriosa società scaligera, acquistandola a prezzo di saldo.

Lei in una dichiarazione dell’altro ieri ha parlato di un capitalismo veneto che esce con le ossa rotte

Purtroppo la classe dirigente veneta non si è dimostrata all’altezza delle sfide dei tempi.

Le popolari venete, dopo essere state poste in liquidazione, sono state acquistate nel 2017 ad un euro da Banca Intesa.

Ora Generali fa un sol boccone di Cattolica e lancia un’opa ad un prezzo inferiore addirittura del 10 per cento rispetto a quello a cui l’azione quotava solo ad inizio 2020.

La gestione Bedoni è riuscita a far fare una brutta figura anche a Warren Buffett, l’oracolo di Omaha.

Quello che all’epoca era diventato il primo azionista della società, aveva acquistato il suo pacchetto di azioni ad un prezzo medio di 7,35 euro ed ora dovrà uscire, salvo sorprese, a 6,75.

Il suo mitico tocco magico questa volta davvero non ha funzionato.

Il sindaco Sboarina dice che Generali gli ha garantito che resterà il legame storico con la città.

Mi auguro di cuore per Verona che non restino  semplici parole.

Sommessamente faccio rilevare che solo pochi mesi fa Generali escludeva del tutto l’opa e poi abbiamo visto tutti come è andata a finire.

Di concreto oggi c’è soltanto un’opa totalitaria che punta al delisting della società.

Lei si è dichiarato preoccupato per la tenuta dei livelli occupazionali.

Sono preoccupato per il destino dei dipendenti diretti, ma credo che anche gli agenti sul territorio nazionale corrano seri rischi.

Generali parla di sinergie da costi per 80 milioni.

Facile immaginare si parta appunto dal taglio dei dipendenti e da un ridimensionamento della rete commerciale.