Parco della Pace di Vicenza, a che punto siamo? Possamai e Zilio dopo il sopralluogo: “Su gestione tutto fermo a 5 anni fa”

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Parco della Pace Vicenza
Giacomo Possamai Leone Zillio a Parco della Pace di Vicenza

Si è svolto questa mattina il sopralluogo a Parco della Pace di Vicenza voluto dal nuovo governo cittadino per fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori. All’ispezione erano presenti il sindaco Giacomo Possamai e Leone Zilio. Ovvero, l’assessore delegato specificatamente a quest’area verde di Vicenza oltre che allo Sport e ai grandi eventi.

Presenti inoltre i tecnici del Comune di Vicenza “che hanno sempre seguito con attenzione la vicenda e ci hanno istruito compitamente su come stanno le cose”, ha detto ai presenti il primo cittadino. Questa e le seguenti dichiarazioni di Possamai e dell’assessore al Parco della Pace di Vicenza sono contenute nella video intervista che pubblichiamo qui sotto. A seguire la trascrizione testuale dei punti salienti di quanto detto dai due amministratori comunali.

Anticipiamo una premessa fatta dal sindaco: “Abbiamo sempre detto in campagna elettorale che se avessimo trovato cose buone le avremmo sottolineate, dando merito ai predecessori, e che le avremmo portate avanti. Nei casi contrari avremmo sottolineato invece eventuali criticità, ma senza recriminazioni sul passato e sul chi ci ha lasciato questo in eredità”.

In sintesi, Giacomo Possamai ha detto: “A che punto è Parco della Pace di Vicenza? Ricordo che la prospettiva prima dell’esito delle elezioni era la possibilità di una sua prossima apertura. Dopo l’insediamento mi è stato fatto capire che a breve sarà consegnato il cantiere, ma poi per il resto ci sono solo interrogativi. Oggi, la grande questione è il tema della gestione dell’area: qui si parte da zero. Parco della Pace è una opportunità ed una risorsa per Vicenza. Ma sotto l’aspetto gestionale lo ritroviamo come lo aveva lasciato Variati circa 5 ani fa”.

Leone Zilio ha aggiunto: “L’apertura è molto lontana. È stata trascurata la sostenibilità del parco: non c’è traccia di un piano economico finanziario che lo renda tale. Dobbiamo rincorrere i tempi per riaprire, ma è chiaro che bisogna vagliare ogni ipotesi gestionale, perché il Parco della Pace non può pesare sulle tasche dei cittadini”.

Aggiornamento delle 16.00

Di seguito, per dovere di completezza, forniamo ai nostri lettori il comunicato stampa diffuso dall’ufficio comunale preposto con dichiarazioni maggiormente dettagliate rispetto a quelle che abbiamo raccolto noi oggi direttamente sul posto.

Sopralluogo al Parco della Pace, sindaco Possamai: “Non c’è uno straccio di piano di gestione”

Non c’è uno straccio di piano di gestione e molti interventi importanti devono ancora essere completati. Non riesco davvero a capire come la passata amministrazione potesse sostenere, fino a qualche settimana fa, l’imminente inaugurazione del Parco della Pace”.

Quella di oggi, per il sindaco Giacomo Possamai, più che una visita di perlustrazione è stata “un’operazione verità”, per far vedere, insieme all’assessore allo sport, ai grandi eventi e al Parco della Pace Leone Zilio, lo stato di avanzamento di un cantiere tutt’altro che in dirittura d’arrivo. E soprattutto per denunciare l’assenza di un piano che dica come vada tenuto aperto il parco, cioè con che risorse, con che mezzi e con quali persone.

“Detto questo – ha assicurato il sindaco – siamo già al lavoro per concludere al meglio l’intervento e, soprattutto, per definire in che modo dare alla gestione di questo parco un piano di sostenibilità economico finanziaria che gli permetta di diventare il più grande polmone verde della città, senza pesare sulle tasche dei vicentini”.

La prima tappa del sopralluogo si è concentrata nei tre hangar dedicati all’ingresso del parco, al museo dell’aria con annessi ambienti commerciali e alla protezione civile, scelta, quest’ultima, della precedente amministrazione che sarà oggetto di un approfondimento.

Un secondo ambito visitato dagli amministratori è stato il giardino centrale, nato come cuore del progetto per il suo forte valore simbolico e trasformato successivamente in un’area per famiglie e bambini, peraltro ancora in fase di allestimento.

Procedendo verso nord è stato fatto un focus sull’area sportiva, dove saranno realizzati con fondi Pnrr la tensostruttura che ospiterà una palestra polifunzionale e il terzo campo da rugby.

“Se su viale Sant’Antonino la gestione degli impianti sportivi seguirà una strada più tradizionale e di fatto già tracciata – ha ribadito l’assessore Zilio che con i tecnici comunali sta approfondendo l’intero dossier – per gestire e sorvegliare l’intera area verde di 63 ettari individueremo i player che dovranno fare squadra con il Comune”.

Dopo aver raggiunto i guadi in cemento che consentono di attraversare gli specchi d’acqua utilizzabili anche per il canottaggio, gli amministratori hanno infine raggiunto l’ex pista di atterraggio dell’aeroporto Dal Molin.

“È un’area perfetta per i grandi eventi – ha confermato il sindaco – ma se per l’apertura ordinaria del parco va verificata la possibilità di un ampliamento dei parcheggi tutto sommato, in relazione soprattutto al potenziamento della parte sportiva, qui è fondamentale studiare la possibilità di far parcheggiare un grande numero di automobili in occasione di iniziative di grande richiamo”.

Il sopralluogo si è concluso con l’attraversamento della zona a sud, dove è prevista la realizzazione di orti urbani.

Infine il punto sul cantiere: al netto degli sfalci ancora tutti da fare, ma che per cinque anni saranno a carico delle imprese che hanno vinto la gara, e della rimozione di scarti delle lavorazioni e di materiale accatastato negli hangar, mancano, prima di procedere al collaudo, l’installazione di tutta la segnaletica di orientamento del parco e il posizionamento dei bagni chimici.