“Passato Presente Futuro” nelle mani (pittoriche) delle donne: a Vicenza Roberto Montanari è il loro padrino “virtuale”

194
Passato Presente Futuro

Al via da sabato sera, nello spazio espositivo del cantiere creativo di via Rossini 5, a Vicenza, la rassegna “Passato Presente Futuro”, una singolare mostra di quadri di sole pittrici. Si tratta di Bianca Beghin, Claudia Bortolami, Elena Cappelleto, Carlotta Castelletti, Michela Giaochin, Elisabetta Maistrello, Sandra Menoia, Mariagrazia Minto, Mirella Scotton e Ilaria Sperotto.

Roberto Montanari ,“El Pintor de los Toros”
Roberto Montanari ,“El Pintor de los Toros”

A fare da padrino “virtuale” a queste donne è Roberto MontanariEl Pintor de los Toros”, noto pittore e allievo di Dalì, Cavaliere al merito della Repubblica per benemerenze artistiche, scomparso il 10 agosto del 2017. A lui, nel 2018, è stata dedicata una via nella città spagnola di Estepona e l’amministrazione comunale di Vicenza ha organizzato, nel marzo del 2019, un concerto in sua memoria a Palazzo Chiericati. La serata è stata presentata dalla scrittrice Stefania Doimo Zilio, che ha spiegato il motivo del titolo dell’esposizione: l’arte rappresenta una continua evoluzione, in cui il passato, attraverso sperimentazioni in nome della libertà di espressione, diventa il presente e afferra il futuro. La storia dell’arte vive il suo tempo ed è fatta di continuità, non di recisioni col passato.

Tutte le pittrici della serata hanno un proprio carattere distintivo: il cromatismo di Bianca Beghin, l’espressività dei ritratti di Claudia Bortolami, la luce della foglia d’oro impiegata da Elena Cappelleto, la raffinatezza di Carlotta Castelletti, l’armonia di Michela Gioachin, il materialismo del colore di Elisabetta Maistrello, la vivacità della policromia di Sandra Menoia, la delicatezza che traspare dalle tele di Mariagrazia Minto e l’istintività nei paesaggi della laguna veneta di Mirella Scotton.

La scelta di un padrino come Roberto Montanari si deve al fatto che fu molto sensibile al ruolo delle donne nella pittura, coinvolgendole nelle sue mostre “personali” e spronandole a emanciparsi. Inoltre, attraverso un suo intimo sentire, ha sempre ricercato una propria espressione personale che lo portò a una singolarità artistica e che molto bene lo definì Virgilio Guidi: “E’ un pittore singolare, fuori delle categorie attuali, ma dentro l’area vasta delle possibilità espressive”.

Rucco davanti a un quadro di Roberto Montanari, “El Pintor de los Toros”
Rucco davanti a un quadro di Roberto Montanari, “El Pintor de los Toros”

La serata, a cui erano presenti anche il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e amici e collezionisti del Pintor de los Toros, è proseguita con gli onori di casa da parte di Riccardo Montanari, figlio dell’artista scomparso e di William Marini di Rethie.

La rassegna espositiva proseguirà fino all’8 dicembre.

In fondo anche l’arte è una questione di tempo, infatti, per concludere con uno degli aforismi, che tanto piacevano a Roberto Montanari: ”L’arte ha lunga durata, la vita breve”-Seneca.

– Pubblicità –