PEC, Camera di Commercio: 13 mila imprese vicentine in ritardo

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Certificazione parità di genere: webinair in Camera di Commercio
Certificazione parità di genere: webinair della Camera di Commercio di Vicenza

La Camera di Commercio informa in una nota che l’indirizzo Pec deve essere comunicato al Registro Imprese: sono quasi 13 mila le imprese vicentine non ancora in regola

Per le imprese che ancora non l’hanno fatto, c’è tempo fino al 1 ottobre per comunicare al Registro Imprese della Camera di Commercio il proprio domicilio elettronico, ovvero l’indirizzo di posta elettronica certificata. Da un controllo effettuato dalla CCIAA berica, considerando le imprese che non hanno dichiarato la Pec o quelle con un indirizzo non più attivo, sono 12.994 le imprese vicentine che devono provvedere.

L’obbligo, va ricordato, riguarda sia le imprese individuali, sia le società di capitale, di persone e le società semplici. È quanto prevede l’art. 37 del Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito in Legge 11 settembre 2020, n. 120, al fine di portare a termine il processo di digitalizzazione nei rapporti tra le pubbliche amministrazioni, le imprese ed i professionisti.

La mancata comunicazione comporta l’assegnazione d’ufficio di un nuovo e diverso domicilio digitale e una sanzione amministrativa, come previsto dall’art. 2630 del codice civile, di importo variabile in funzione del tipo di società e del ritardo nella comunicazione, da 30 euro fino a oltre 2 mila euro.

Le imprese sono dunque invitate, entro il 1 ottobre, a verificare il corretto funzionamento del proprio domicilio digitale (ex PEC), controllare la sua corretta iscrizione al Registro Imprese e, in mancanza di un domicilio digitale attivo, richiederlo ad un gestore autorizzato e comunicarlo al Registro Imprese tramite la procedura semplificata e totalmente gratuita “Pratica Semplice – iscrizione PEC” disponibile online. Per informazioni www.vi.camcom.it