Progetto “Noi ci siamo”, l’assessore Venturini apre l’incontro “Quando il lavoro sociale si fa storia. Giovanni Ponti, il sindaco della liberazione”: “La sua vita ha un significato attualissimo da far conoscere ai giovani”

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

“Il messaggio che scaturisce da questa giornata è attualissimo, specie per i giovani”. Con queste parole l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, ha aperto questo pomeriggio alla Scoletta dei Calegheri l’incontro intitolato “Quando il lavoro sociale si fa storia. Giovanni Ponti: il sindaco della liberazione”, organizzato nell’ambito del progetto di cittadinanza attiva “Noi ci siamo”.

“Quando mi hanno proposto questo progetto ho subito voluto che venisse appoggiato dall’Amministrazione comunale e che avesse una vasta eco in Città – ha dichiarato Venturini – Non solo per la stima che provo nei confronti degli organizzatori, ma anche perché credo che sia necessario guardare e riscoprire le nostre radici per costruire il futuro. Perché se è vero che la storia si ripete, noi dobbiamo evitare che le sciagure del passato non accadano mai più. Questa iniziativa ha un valore sociale attualissimo infatti – ha continuato – facendo emergere esempi di educazione civica non così lontani, quando la politica voleva essere cosa diversa e lontana dalla demagogia. Spero che, soprattutto a livello nazionale, la politica anche oggi decida di mettere di nuovo al centro persone e territori. Per questo qui – ha concluso – non stiamo facendo ‘storia’, ma stiamo costruendo il nostro futuro”.

Durante l’evento sono intervenuti anche i rappresentanti dell’associazione “Vetrina del Volontariato e della Solidarietà”, mentre la figura di Giovanni Ponti, sindaco designato dal Cln, Comitato di Liberazione Nazionale, subito dopo la Liberazione di Venezia del 27 aprile 1945, è stata ricostruita attraverso il contributo di alcune amiche della figlia e di Marco Borghi, direttore di Iveser (Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea). Sono stati anche letti alcuni stralci di un racconto scritto dalla moglie di Giovanni Ponti, Ginetta Baccalin.

L’iniziativa di questo pomeriggio si inserisce nel progetto “Noi ci siamo”, attraverso il quale si fa squadra e si condividono piccole o grandi storie esemplari per impegno e senso civico. E’ una realtà promossa dal Servizio occupabilità e cittadinanza attiva dell’Assessorato alla Coesione sociale in collaborazione con l’associazione “Vetrina del volontariato e della solidarietà” attiva in centro storico e con l’Ire. L’obiettivo è di fornire aiuto e supporto ad anziani e persone fragili soprattutto nella zona di Dorsoduro, mettendo in rete più “risorse solidali” (tra servizi, associazioni, enti, cittadini).