Rucco sindaco, Raffaele Colombara: “è adatto? Due dati per metterlo in dubbio”

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Ma Rucco ha le capacità di sostenere il ruolo per cui si è candidato? – se lo domanda in una nota il candidato consigliere Raffaele Colombara – Innanzitutto, sa realmente ascoltare le persone, aldilà della propaganda patinata di questi giorni? Il dubbio è molto forte se il candidato sindaco del centrodestra è quello che si lascia andare ai modi livorosi e privi di rispetto manifestati in questi giorni per risponde a semplici osservazioni, peraltro argomentate, di due candidati consiglieri sulla questione nomadi; cosa dovrebbero aspettarsi allora i cittadini di fronte a ben più importanti questioni? 


Qualcuno cortesemente spieghi a Rucco che in Consiglio Comunale, e fuori, il Sindaco viene pesantemente attaccato molto spesso.
Ma forse lui non lo sa, perché non attaccava quasi mai e non assisteva agli interventi di chi ha fatto davvero opposizione.
Perché, forse, neanche c?era quando era il momento delle discussioni.
E siamo al secondo punto: perché un Sindaco deve esserci, sempre!  
E invece sulla affezione di Rucco per l’attività pubblica parlano chiaro i suoi numeri di questi ultimi cinque anni in Consiglio comunale, dati pubblici ricavabili dal sito del Comune.
Il consigliere Rucco arrivava in Consiglio, salutava gli amici e se ne andava repentinamente, intascando ovviamente il gettone di presenza come avesse rappresentato davvero i suoi elettori per la durata di tutto il Consiglio. 
Prova ne è il numero di votazioni cui ha partecipato: è terz?ultimo, con il 32,1 % di voti espressi (favorevole, contrario o astenuto).
Rucco l?opposizione l?ha fatta così, sempre assente alle votazioni. 
Terz?ultimo: non un gran viatico per chi deve prendere quotidianamente decisioni.
Infine, sul tema dei nomadi (sul quale Rucco balbetta, evidentemente abbiamo colto nel segno) credevamo di essere stati chiari: quanto fatto sino ad ora non è sufficiente e per primi, assieme ad Otello Dalla Rosa, ci siamo prefissi una data per la chiusura dei campi. 
Cinque anni: un impegno concreto, non una boutade come quelle che fa lui.
Non come ai tempi di Hullweck, quando non c?erano nemmeno i contatori e le bollette le pagavano direttamente i contribuenti vicentini.
Oggi, forse più che mai con questa ultima sgradevole uscita Rucco dimostra i suoi grossi limiti, evidenziando anche quelli della sua autocandidatura, frutto di giochetti politico-partitici.