Simona Siotto (Idea Vicenza per Rucco): “In tre mesi di governo poche idee e… confuse a Vicenza”

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Simona Siotto
“A circa tre mesi dall’esito del ballottaggio, si può iniziare a fare un primo bilancio del lavoro del sindaco? E’ presto, ma vi sono da subito una serie di segnali preoccupanti per la città” – commenta la consigliera Simona Siotto (qui altre note che la riguardano, ndr)-.
L’ossessione per la discontinuità
“Ogni dossier che il sindaco ha preso in mano e che era all’anticamera della partenza è stato archiviato nel limbo degli “argomenti da approfondire” – continua Simona Siotto -. L’esempio più tipico è quello del progetto di Campo Marzo, ma è abbastanza verosimile che più che di approfondimento si tratti di ricerca di discontinuità rispetto agli indirizzi della giunta precedente. Un’ossessione che viene messa a fuoco sulla vicenda del futuro dell’Ex Macello, come delle ex carceri di San Biagio, per non parlare dell’ex Tribunale dove la nuova maggioranza, per dare un senso alla sua esistenza, dovrà approfondire e poi scegliere di andare in una direzione diversa da quella progettata dal Centrodestra. Il problema è che mentre si consuma la riflessione salottiera del centrosinistra, si perde tempo prezioso per fare il bene della città, che da troppo tempo attende. Vicenza ha sofferto i ritardi del Covid, si è fermata per mesi per la campagna elettorale ed ora sta aspettando che questa maggioranza decida su quale alibi costruirà il suo racconto per non fare nulla. Cambiare direzione su Campo Marzo, su San Biagio, sull’Ex Macello, sul vecchio Tribunale, giusto per fare qualche esempio, significa lasciare tutto com’è ancora per anni e il risultato sarà l’ennesima conferma di una sinistra che galleggia ed una destra che litiga. Quindi elettori al mare perchè tanto non cambia niente. Se il bisogno di marcare ogni progetto con il simbolo del Centrosinistra è più forte dell’efficacia di una risposta rapida alle tante aspettative che i vicentini hanno nei confronti di chi decide a Palazzo Trissino, non ci siamo. La damnatio memoriae non ha niente a che fare con la democrazia e chi ha l’aggettivo democratico nel proprio simbolo dovrebbe ricordarselo. A Eliogabalo distrussero le statue, cancellarono il nome dai documenti e dalle iscrizioni e fu proibito piangerlo pubblicamente e seppellirlo. Non siamo a questo punto, ma nessun amministratore di buon senso può pensare che chi ha governato prima di lui possa solo aver sbagliato”
La demagogia delle medaglie di cartone
“E mentre la macchina comunale è ferma per gli “approfondimenti”, la propaganda dem esalta le nomine dei consiglieri delegati alla supercazzola, per non parlare della nuova figura mitologica dell’Olimpo democratico in versione vicentina, il consigliere delegato esterno. Ma davvero? E’ questa la grande visione del nuovo sindaco ? A quale altro militante non eletto o tifoso del sindaco arriverà la prossima medaglia di cartone? A cosa serve e, soprattutto, tolto lo zuccherino a chi ha bisogno di uno strapuntino di notorietà per non farsi dimenticare, che beneficio riceverà la città di Vicenza dai decorati di cartone?”
L’altra città
“Noi siamo ancora qui in attesa di capire qual è l’idea di città che ha in mente questa maggioranza, e soprattutto COME intende metterla a terra. Finora solo idee, battute, punti di vista, ma zero progetti e nessun provvedimento. Neanche una delibera di indirizzo in consiglio comunale che, magari, aiuterebbe a capire all’altra metà della città, quella che noi rappresentiamo, che cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi anni, perchè finora, dicontinuità e medaglie di cartone a parte, non si vede proprio nulla”

Simona Siotto

Vice capogruppo al Consiglio Comunale per Inea Vicenza per Rucco sindaco