Sinistra antifascista a Schio si allea anche col “nostalgico” Cioni per criticare sindaco Orsi: ha anticipato proposte unitarie sul post Covid 19

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A margine delle accuse rivolte ai gruppi di minoranza dal sindaco Valter Orsi e in relazione al lavoro sin qui svolto per affrontare l’emergenza sanitaria, i capigruppo di minoranza hanno diffuso una nota congiunta di critica ad alcune sue anticipazioni di un documento comune tra maggioranza e minoranze in via elaborazione per il prossimo Consiglio Comunale.

Pubblichiamo di seguito la nota congiunta delle minoranze scledensi non senza prima aver notato con meraviglia soprattutto l’alleanza, in questo caso, tra la sinistra antifascista e Alex Cioni, un tempo aborrito “sempre e comunque” per le sue ben diverse inclinazioni e nostalgie e che oggi viene addirittura incaricato dalle minoranze allargate di fare il “corriere” della nota anti… ciacole mediatiche del sindaco Orsi.

Forse solo i bambini in tenera età hanno problemi a cogliere la differenza tra gli insulti e le critiche. Un sindaco che non ha le idee confuse, dovrebbe invece sapere che le critiche rientrano nella normale dialettica politica democratica.

Ci piace rilevare che durante la fase dell’emergenza sanitaria, i rapporti tra tutte le parti in causa, si sono sempre ispirati da uno spirito di collaborazione virtuoso, tant’è vero che il sindaco stesso lo ha riconosciuto pubblicamente. Non v’è alcun dubbio che le forze politiche di minoranza, da destra a sinistra, abbiano sempre collaborato portando delle proposte alla maggioranza. Spiace che il sindaco se ne sia già dimenticato, pensando probabilmente che lavorare in uno spirito di concordia e collaborazione significhi sospendere il diritto di critica.

Alla luce di queste banali considerazioni, i gruppi di minoranza, concordano nel segnalare un’esigenza condivisa. Visto che in moltissimi comuni del vicentino sono già stati convocati dei Consigli comunali, mentre a Bassano del Grappa si è svolto persino un Consiglio comunale sul bilancio, non si comprende la ragione per la quale a Schio sia ancora tutto sospeso.

A margine di queste considerazioni, facciamo notare che durante la conferenza dei capigruppo del 20 aprile, abbiamo condiviso il suggerimento del capogruppo Leonardo Dalla Vecchia di reclamare la convocazione del Consiglio comunale. All’iniziativa delle minoranze, il sindaco ha risposto proponendo di formulare assieme un ordine del giorno unitario così da esprimere alla città, in questo difficile momento, un segnale di compattezza di tutte le forze politiche. Un invito che abbiamo accolto positivamente, tanto è vero che il 27 aprile è stato depositato un primo documento di indirizzo stilato dalle minoranze.

Insomma, le chiacchiere stanno a zero. Dovremmo essere noi casomai ad essere infastiditi dal comportamento del sindaco che ha pensato di rilasciare un’intervista alla stampa anticipando buona parte dei provvedimenti che avrebbero dovuto rappresentare la sostanza del documento di indirizzo unitario.

Ciò nonostante, le sterili polemiche le lasciamo a coloro che hanno l’interesse di gettare fumo negli occhi dei nostri concittadini. Per quanto ci compete e in assoluta trasparenza, nonostante la fuga in avanti del sindaco, ribadiamo lo stesso la nostra volontà a proseguire nel percorso intrapreso in questi due mesi, invitando il presidente del Consiglio comunale Sergio Secondin, ad espletare fino in fondo al suo ruolo di garante di tutti i consiglieri.

L’esigenza di discutere nel luogo deputato a farlo, non è un capriccio dei gruppi di minoranza, ma una esigenza dal carattere urgente nell’interesse di tutta la città.

Leonardo Dalla Vecchia

(Capogruppo Partito Democratico)

Alex Cioni

(Capogruppo SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio)

Carlo Cunegato

(Capogruppo Coalizione Civica)

Ilenia Tisato

(Capogruppo Lega)

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