Suicidio assistito, a Palazzo ferro Fini depositato progetto per la legge regionale in Veneto

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Palazzo Ferro fini (Photo Wolfgang Moroder)

L’associazione Luca Coscioni ha presentato un progetto di legge di iniziativa popolare per il Suicidio assistito al Consiglio della Regione Veneto.

Si punta a raccogliere 7 mila firme per avviare l’iter a palazzo Ferro Fini e creare così una nuova norma. Ieri in consiglio erano presenti i referenti della cellula Vicenza-Padova dell’associazione Coscioni.

Il presidente del Consiglio veneto, Roberto Ciambetti, ha fatto presente che ora, il testo deve passare il vaglio degli uffici per appurarne la conformità. Solo dopo questo passaggio, che in caso di esito positivo sostanzierebbe formalmente la presentazione del progetto legge, saranno consegnati i moduli per la raccolta delle firme entro 6 mesi. Infine, se raggiunto il numero indicato di sottoscrizioni, partirà l’iter in Consiglio.

In alternativa un consigliere potrebbe farsi carico di porsi come primo sottoscrittore del testo e depositarlo di sua iniziativa.

In merito alla iniziativa pro suicidio assistito Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto, ha espresso “pieno sostegno” alla raccolta firme promossa dall’associazione Luca Coscioni. “Si tratta di una norma di civiltà, non è un tema politico ma un aspetto che riguarda la sfera personale delle libertà di ciascun individuo: alle istituzioni spetta il compito di garantire questa libertà, rispettando la sensibilità di tutti e, soprattutto, le scelte mai facili di chi soffre”.

La cnosigliera ha poi ricordato che “ho già sottoposto la questione del fine vita al Consiglio regionale con una mozione – ha aggiunto -, depositata due mesi fa e sottoscritta da tutti i consiglieri dell’opposizione. Con quell’atto si chiede alla Regione di garantire che ogni persona sia libera di scegliere senza condizionamenti politici.Auspico che il Consiglio regionale si esprima al più presto sul fine vita, approvando la mia mozione”, ha concluso.