Verrès, nella Valle d’Aosta dei castelli – La Via Francigena destinazione Roma, la 5ª tappa dal Nord

992
castello verrès valle d'aosta
(foto FB: MontagnaVda)

Il viaggio nella Valle d’Aosta dei castelli non è ancora terminato. Dopo aver “visitato” quelli di Fénis e Chatillon, è ora di godere della nostra quinta tappa, Verrès, un comune di poco più di cinquemila abitanti nel sud-est della piccola regione.

Il castello

Da più di sei secoli, precisamente dal 1390, dalla rupe che troneggia sull’abitato di Verrès si staglia un’imponente architettura difensiva. Nulla a che vedere con i vezzi dello scenico castello della vicina Fénis, con il suo campionario di torri tutte diverse fra loro: il castello di Verrès è un forte dalla forma quasi perfettamente cubica, di trenta metri per lato. Ciascuna delle quattro facciate è impreziosita, nella sua austerità, da file di finestre bifore e trifore. L’interno rispecchia la sobrietà esterna, articolandosi in grandi sale in cui la pietra è l’elemento estetico principale.

Ingresso Castello di Verres
L’interno del castello di Verrès (foto FB: Elisabetta Giorgetti)

Dall’alto della sua rupe, il castello deve la sua aura di maestosità anche e soprattutto grazie alla severità del suo aspetto. Certo è che, come tutti i castelli, è custode di storie (a volte romanticizzate), tramandate e celebrate di generazione in generazione.

Il carnevale di Verrès

Al castello e al paese di Verrès è infatti legata alla figura di Caterina di Challant. Nel 1442, alla morte senza eredi maschi del padre Francesco, questa carismatica nobildonna e sua sorella Margherita ereditarono il castello e il titolo di contesse di Challant. Margherita, che al contrario di Caterina non era tagliata per il potere, ben presto decise di cedere la sua parte di eredità alla sorella. Caterina era però osteggiata dai suoi parenti maschi che, invocando la legge salica, avanzavano pretese sulla ricca eredità. La nobildonna però, battagliera e ben decisa a difendere ciò che le spettava, si oppose senza mai vacillare, supportata dal marito Pierre d’Introd. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, cadde prigioniera dei cugini. Pierre morì in un’imboscata sulla strada verso il castello di Ussel a Chatillon, dove era rinchiusa la moglie.

carnevale storico di verres
Foto storica del carnevale di Verres, che si tiene da più di 70 anni (foto FB: Carnevale Storico di Verrès)

Si racconta che i due coniugi, per ottenere il favore dei cittadini di Verrès contro i cugini usurpatori, scesero nella piazza del paese, abbandonandosi a danze in compagnia del popolo. La memoria di questo episodio è onorata ogni anno durante il carnevale (anche in altre parti della regione, come a Saint-Rhémy-en Bosses, il martedì grasso è occasione di rievocazione di eventi storici). L’impavida nobildonna e il fedele consorte, impersonati con entusiasmo da comuni cittadini, vengono salutati dal popolo con un corteo storico e una grande festa che dura ben quattro giorni.