Via la “clausola antifascista”, Coalizione Civica: “Giovine offende la città!”

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L’assessore Giovine sbianchetta la clausola antifascistascrivono in una nota Ciro Asproso, Mariangela Santini, Leonardo Nicolai di Coalizione Civica – un’indegna operazione di revisionismo ideologico che offende la citta’ e che rinnega le radici democratiche e antifasciste su cui poggia lo statuto del comune.

Il Regolamento Cosap di Vicenza prevedeva che le forze politiche e le Associazioni – le quali si ispirano a ideologie di stampo fascista, razzista e xenofobo – non potessero ottenere l’assegnazione di spazi pubblici comunali per ovvie ragioni di tutela e rispetto dell’ordinamento democratico. Malauguratamente, da oggi – salvo diverso orientamento del Consiglio comunale – non sarà più così.

Infatti, la Giunta Rucco con un’operazione di copia-incolla replicata pari, pari, in altre parti d’Italia governate dalla destra, ha deciso di sostituire il termine fascismo con totalitarismo. L’intento più o meno dichiarato sarebbe quello di inglobare il fascismo nel totalitarismo, mentre in realtà il vero scopo è proprio quello di escluderlo.

L’assessore Giovine (immaginando di essere il più furbo della compagnia) ha persino giustificato tale modifica con l’intento di giungere finalmente ad una pacificazione nazionale, mentre è del tutto evidente che si tratta di un’operazione di revisionismo ideologico tendente a riabilitare il fascismo in quanto “regime autoritario, ma non totalitario”.

Il dibattito su questo punto non è affatto nuovo, ma risale addirittura al 1951, anno di pubblicazione del saggio di Hanna Arendt sulle “Origini del totalitarismo”, che metterebbe sullo stesso piano nazismo e stalinismo, senza fare esplicito riferimento al fascismo italiano.

Coalizione Civica, nel denunciare quanto accaduto come una aberrante mistificazione, ricorda che per oltre un ventennio l’Italia è stata ostaggio di un regime oppressivo, fondato sulla violenza, sul razzismo e sulla sopraffazione, che ha avuto termine solo a costo di gravi lutti e grazie alla lotta di liberazione condotta da tutte le forze politiche democratiche, siano esse di ispirazione cattolica, che comunista, o liberale.

Forti di questo retaggio, preannunciamo fin d’ora che ci opporremo con durezza a questa Delibera di Giunta, che in maniera subdola e fintamente innocua tenta di condurre un’operazione di deriva nostalgica e revisionista.

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