Voucher 4.0, CNA raccoglie la sfida: imprese venete ancora tra luci e ombre

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La Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa raccoglie la sfida del voucher 4.0 promosso dal Mimit e si proprone come innovation manager con approccio associativo.

Piccole e medie imprese venete ancora tra luci e ombre di fronte alle sfide del 4.0, chiave per tenere il passo di un’evoluzione tecnologica che a livello globale sta già guardando più avanti. Secondo le ultime indagini del Centro Studi CNA gli investimenti in “digital transformation” sono infatti una realtà che interessa soltanto il 42% delle aziende locali, nella maggior parte dei casi con interventi riguardanti specifiche tecnologie o macchinari, ma senza una precisa strategia di fondo per una revisione dell’intero approccio produttivo.

Un terzo delle imprese di territorio ancora non riconosce il valore del digitale per il proprio settore, e soltanto un’azienda su due ha avviato percorsi interni per lo sviluppo delle competenze “smart” del proprio personale. Un quadro certamente quindi poco incoraggiante, nella corsa continua per mantenere alta la produttività del nostro contesto produttivo. Una possibile soluzione? Affiancare le imprese con una consulenza di primo livello, a costi finalmente accessibili grazie al nuovo sportello per il voucher 4.0 lanciato nelle scorse ore dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sul piatto, contributi al 50% fino a 80mila euro per l’acquisto di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato sui grandi temi del 4.0, come robotica avanzata, Open Innovation, analisi dei dati, cyberscurity e molto altro.

“La grande sfida che abbiamo scelto di raccogliere – osserva Luca Vettorato, responsabile Area Advisory e Innovazione CNA Veneto Ovest – è rompere le barriere che spesso incontrano molti imprenditori di territorio timorosi di avventurarsi in qualcosa di lontano da loro, perché quasi “fantascientifico”. In realtà l’innovazione si può mettere a terra in modo molto concreto e facile da integrare, almeno nei passaggi chiave. Ovviamente serve la guida di consulenti esperti, e da questo punto di vista i voucher rappresentano una grande opportunità perché permettono anche alle attività con perimetro finanziario inferiore rispetto alle grandi industrie di avvalersi del supporto dei migliori professionisti sul campo”.

La domanda si precompila online dal 26 ottobre al 23 novembre sul sito del Ministero. Dal 29 novembre sarà possibile l’invio effettivo sempre secondo la stessa procedura informatica. Le attività di consulenza andranno “comprate” scegliendo tra gli innovation manager accreditati che sono inseriti nell’elenco disponibile a portale, tra cui figura anche CNA.

“Siamo tra le prime associazioni a livello nazionale che hanno investito per entrare in questa rete – aggiunge Alessandro Leone, direttore generale CNA Veneto Ovest – perché crediamo che l’approccio associativo abbia una marcia in più rispetto all’ordinaria attività di consulenza. Noi come associazione possiamo avere un quadro d’insieme dell’azienda, comprendendone anche le necessità latenti e tutelando prima di tutto i suoi interessi oltre al suo potenziale d’innovazione, per esempio intercettando strumenti di finanziamento con cui rendere sostenibile l’acquisto dell’altro 50% di attività non coperto dal voucher 4.0″.

Voucher innovazione Pmi, scende in campo anche Sviluppo Artigiano

Per rendere ancora più inclusive le opportunità riconosciute dal voucher, CNA ha scelto di fare squadra con Sviluppo Artigiano, il maggiore consorzio fidi del Nordest promosso direttamente dal sistema dell’associazione.

“Grazie alla collaborazione tra noi e i professionisti di Sviluppo Artigiano – spiega Leone, che ricopre anche il ruolo di componente del cda del consorzio – l’azienda ha da subito un primo screening dei propri margini di innovazione concretizzabili tramite le possibilità riconosciute dal voucher, e può soprattutto individuare la linea di finanziamento più adatta con cui affrontare il percorso in modo economicamente sostenibile dall’inizio alla fine”.