Aggressioni a medici a Vicenza, Sbrollini: “La politica agisca unita contro questa barbarie”

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Daniela Sbrollini

La senatrice vicentina del Terzo Polo, Daniela Sbrollini interviene sul tema delle aggressioni ai medici registrate di recente a Vicenza. E lo fa ricordando come tre gravi episodi siano accaduti in città nel giro di poche settimane, citando in particolare l’ultimo caso, quello del proiettile recapitato nella posta di una giovane dottoressa (leggi qui).

“La mia piena solidarietà – dice la senatrice – a medici e infermieri che nelle ultime settimane hanno subito aggressioni e violenze sui rispettivi luoghi di lavoro, ospedali e ambulatori nella città di Vicenza, da parte di pazienti o loro familiari.

L’ultimo caso recentissimo, del 4 aprile, segue di pochi giorni il ferimento di un’infermiera e l’assalto, avvenuto un paio di settimane fa, a un medico del pronto soccorso, entrambi all’ospedale San Bortolo di Vicenza.

Questa situazione non è più sostenibile – prosegue la Sbrollini -, a Vicenza e in ogni parte d’Italia. È doveroso e necessario un intervento che permetta di garantire la sicurezza di chi opera a tutela della salute, davanti a un evidente imbarbarimento della società.

La vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato in merito all’allarmante escalation di violenza parla di “fenomeno preoccupante, che riguarda, purtroppo tutto il nostro Paese, con 5.000 gli episodi di violenza negli ultimi tre anni, circa 1.600 l’anno, in cui 7 volte su 10 la vittima è una donna, ma che negli episodi accaduti a Vicenza assume connotati particolarmente inquietanti.

Episodi non solo di aggressione, ma di vera e propria intimidazione, allusioni a minacce dai connotati criminali, come appunto il caso reso noto il 4 aprile in cui una giovane dottoressa, che presta servizio in un ambulatorio di San Pio X a Vicenza, ha trovato nella propria posta un proiettile.

Un fatto non isolato, a quanto apprendiamo, che fa seguito a un clima quotidiano di urla, minacce, aggressioni verbali che sarebbero ormai, all’ordine del giorno. Tutto questo è impensabile. Come possiamo solo immaginare che i medici, gli infermieri, tutto il personale sanitario, cioè gli stessi angeli ed eroi, che hanno lottato in prima linea, spesso a rischio della propria vita, nei momenti più terribili della pandemia Covid-19, si ritrovino adesso a dover affrontare, ora, oltre al delicato compito del proprio lavoro, anche minacce ed aggressioni?

È ora di dire basta a questa vergogna, e agire concretamente, per difendere prima di tutto la professionalità e la dignità del nostro personale sanitario e, allo stesso tempo, il nostro sistema salute: è infatti sempre maggiore il numero dei medici che, anche a causa di questo immotivato clima di aggressività, medita di lasciare il Servizio sanitario nazionale. Prima di tutto dobbiamo investire in risorse per avere più medici e personale sanitario sul nostro territorio e, in secondo luogo dobbiamo tutelarli da minacce e aggressioni: è ora un dovere della politica mettere a punto gli strumenti adeguati e, soprattutto, agire unita per contrastare questa barbarie, che oltre a essere inaccettabile, rischia di alimentare una vera e propria fuga dei medici dal Servizio Sanitario Nazionale”, conclude la senatrice Daniela Sbrollini.