Attraversamento di Vicenza Tav, area ambientalista: “Errore strategico non esprimersi sulla non conformità”

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attraversamento di vicenza tav
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Attraversamento di Vicenza, secondo alcuni esponenti politici e di associazioni del mondo ambientalista vicentino il Comune ha commesso un errore nel non perseguire la strada della dichiarazione di non conformità tra il progetto preliminare e quello definitivo.

È quanto sostengono i consiglieri comunali di minoranza Leonardo Nicolai (Per Vicenza) ed Ennio Tosetto (Vinova), l’ex consigliere Ciro Asproso (Per Vicenza), l’esponente di +Europa Mattia Stella e Alejandro Seda Torres, candidato con Sinistra Verde nel collegio Veneto 2 alle recenti elezioni politiche.

Tesi esposta nel documento contente osservazioni indirizzato al sindaco di Vicenza, Francesco Rucco che ieri ha parlato ai nostri microfoni proprio in merito a questo tema (clicca qui).

“A nostro avviso – dicono -, l’atteggiamento rinunciatario nei confronti di Italferr e la mancata convocazione del Consiglio comunale che avrebbe potuto esprimere un parere di non conformità tra progetto preliminare e definitivo rappresentano un grave errore strategico e, in ultima analisi, un danno evidente agli interessi della città.

Ben vengano le osservazioni approvate dalla Giunta, ma l’esperienza del passato ci dimostra che il Comune non dispone di alcuno strumento per renderle cogenti, se non per l’appunto, la non conformità prevista dall’articolo 185 del Codice degli appalti.

I pesanti effetti sulla viabilità e sul tessuto urbano generati dal II° Lotto funzionale, e le risibili migliorie alla rete ferroviaria, ci confermano nell’idea che il fallimento della gran parte dei progetti di ammodernamento infrastrutturale non sia dovuto alle conseguenze della sindrome nimby, bensì al meccanismo perverso dei General Contractor che socializzano le perdite e privatizzano i profitti. Un sistema, quello della Legge Obiettivo, che oltre a gravare come un macigno sulla finanza pubblica è anche tra le cause principali dell’arretratezza tecnologica e infrastrutturale dell’Italia.

Progetti faraonici e affatto funzionali, enorme sperpero di denaro pubblico, scarsa attenzione alla sostenibilità ambientale, totale incertezza sulla durata dei cantieri, bassissima innovazione tecnologica, sono questi i più assidui indicatori del sistema delle grandi opere in Italia. Un processo che dura da oltre 30 anni e che si perpetua nel tempo, soffocando ogni tentativo di realizzare un reale progresso economico e industriale per il nostro Paese.

Caratteristiche che ritroviamo a piene mani anche in questo progetto di attraversamento della città di Vicenza. Poiché, a fronte di una sicura devastazione viaria e urbanistica, rimane la più assoluta incertezza sulla frequenza e sicurezza del traffico ferroviario, sull’effettivo risparmio in termini di tempo e sulla qualità ed efficienza dell’offerta commerciale, tanto più per quel che concerne il trasporto pendolari”, concludono Asproso, Nicolai, Tosetto, Stella e Seda Torres.