Scintille sul bando per il Bocciodromo, l’opposizione: “anomalo e sospetto”. La risposta dell’assessore Maino: “attacco vile”

164
Conte e Naclerio (FDI): Bocciodromo, un grossolano errore politico
Conte e Naclerio (FDI): Bocciodromo, un grossolano errore politico

Ci preoccupa molto – scrivono in una nota congiunta i Consiglieri comunali di minoranza Sandro Pupillo (Da Adesso in Poi), Ciro Asproso (Coalizione Civica) e Otello Dalla Rosa (Partito Democratico) – quanto sta accadendo rispetto alla gara per la concessione in uso dell’immobile di proprietà comunale denominato “Bocciodromo” a cui, oltre agli attuali gestori del centro sociale hanno presentato un progetto anche l’Associazione di promozione sociale serba “Sloga” e il Comitato provinciale “ASI”.

Abbiamo presentato – proseguono Pupillo, Asproso e Dalla Rosa – a tal proposito una Interrogazione e una Richiesta di Accesso agli Atti, poiché da alcune interlocuzioni avute pare vi sia stato un comportamento volontario da parte di alcuni componenti dell’Amministrazione comunale atto, potenzialmente, a condizionare la gara e perché troviamo quanto mai anomalo e sospetto che, a buste aperte, venga nominata una seconda commissione (definita “più specifica”) per il vaglio dei progetti di gestione dell’immobile e per la valutazione l’offerta economica.

Inoltre, ci risulta che ASI abbia partecipato al Bando senza aver effettuato alcun sopralluogo cognitivo dell’immobile in oggetto. Ispezione, che è solitamente propedeutica a descrivere l’offerta tecnica in maniera puntuale, sia per ciò che riguarda l’utilizzo degli spazi e le attività che vi si intende svolgere, sia per determinare una proposta progettuale ed economica consona.

Questa Amministrazione ha sempre dimostrato un atteggiamento ostile nei confronti degli attuali gestori del “Bocciodromo”, ma ci auguriamo – concludono Sandro Pupillo, Ciro Asproso e Otello Dalla Rosa – che tale avversione rimanga circoscritta agli aspetti politico-ideologici, e che non abbia ad intaccare il regolare svolgimento di una gara pubblica poiché, in tal caso, saremmo costretti a presentare un esposto a Prefetto e Questore.


Ecco la risposta dell’assessore alla trasparenza Silvia Maino ai tre consiglieri di minoranza:

“Sono accuse di una gravità inaudita quelle fatte dai tre consiglieri di minoranza con questa interpellanza perché parlare di amministratori che vogliono condizionare la gara è fuorviante, irrispettoso e sbagliato. Ovviamente, nessun amministratore si è mai occupato della redazione del bando in tutte le sue fasi, né tantomeno della nomina della commissione, azioni che competono esclusivamente al dirigente preposto.

Un attacco vile che rispediamo al mittente, garantendo che non c’è alcun atteggiamento ostile nei confronti degli attuali gestori dell’immobile, ma solo la volontà di gestire il bando nella maniera più precisa e trasparente possibile, proprio per ribadire la nostra imparzialità”.

“Con questa interpellanza – conclude Maino – si vuole alimentare la politica del sospetto, confermando un atteggiamento a dir poco astioso nei confronti di questa amministrazione”.