Cittadini indignati segnalano decine di comportamenti non in linea con le normative anti-Covid

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Un’estate un po’ particolare – riporta un comunicato dell’Associazione Consumatori 24 – quella che stiamo vivendo in questo 2020, tra mascherine, disinfettanti e distanziamento sociale. Sebbene il Coronavirus abbia subito un’attenuazione della sua carica virale, con timore che possa tornare minaccioso con l’approssimarsi dell’autunno, rimane nel cittadino la paura per un eventuale contagio e per l’incolumità dei propri cari potenzialmente a rischio, come anziani, malati od immunodepressi.

Rimane in vigore l’obbligo della mascherina e del mantenimento delle distanze di sicurezza, pena multe salatissime, così come decretato dal DPCM del07.08.2020 e previsto all’art.1, il cui rispetto di quest’ultimo può valere molto. Laddove possibile si consiglia l’installazione dell’applicazione per smartphone “Immuni”, progettata per notificare qualora si entrasse in contatto con soggetti positivi che abbiano installato la medesima app nel proprio dispositivo, ma davvero queste regole vengono rispettate da tutti? La risposta è resa palese dalle decine e decine di segnalazioni che l’Associazione Consumatori 24 riceve dalle province di Verona, Vicenza, Venezia, Treviso e Udine.

Le segnalazioni riguardano per lo più attività commerciali: lunghe code fuori dai negozi, persone vicine, ad una distanza decisamente inferiore al metro prestabilito, soprattutto in questo periodo di saldi. Non è tutto! Commessi e clienti con mascherine abbassate in luoghi chiusi, contro ogni norma di prevenzione, mancata disinfezione delle mani all’ingresso per i clienti e chi più ne ha più ne metta.

Grave è quanto segnalato da numerosissime persone che, indignate, hanno deciso di segnalare all’Associazione Consumatori24 chiedendo venga fatto un appello a gran voce a riguardo. Grave, soprattutto dal momento in cui le segnalazioni coinvolgono diverse attività, oltre che comportamenti inadeguati da parte dei cittadini in parchi e luoghi pubblici di ogni tipo: pertanto viene da sé quanto sia diffuso tale errato approccio al protocollo anti-Covid19 sia da parte dei commercianti che da parte del singolo individuo.

Si evidenzia come la percezione dei singoli può avere un grande impatto sulla gestione della pandemia da Covid 19, oltre all’influenza dei canali di comunicazione mediatica. Con il prolungamento dello stato di emergenza si è evidenziato come sia assolutamente necessario adesso il rispetto delle misure di sicurezza pro futuro, visto anche il periodo delicato che l’intero paese si è trovato costretto ad attraversare in termini di economia, occupazione e produzione nei primi mesi di questo 2020.

Il rispetto delle norme renderebbe la nostra comunità più unita, solida e migliore, ci si appella dunque al buon senso perché venga tutelata la salute del prossimo.