Claudio Mellana tra la sua vignetta sui voti cinesi per Trump e Blu Jerusalema, Gloria Tv, scandalo a Medjugorje e l’Inno della serie A

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IL VOTO E' DEMOCRAZIA, by Claudio Mellana
IL VOTO E' DEMOCRAZIA, by Claudio Mellana

Spigolando…

  • Ad una coppia è nata una figlia (auguri bimba ne hai bisogno!), le hanno dato nome Blu Jerusalema. Se in seguito avranno un maschio, è già deciso,  lo chiameranno Nero d’Avola.
  • Sul sito www.gloria.tv trovate delle vignette tutte, ma dico proprio tutte, contro papa Francesco. Persino una che apertamente lo accusa di essere il mandante degli atti terroristici contro le comunità religiose cattoliche. I disegni sono bellissimi e persino le battute non sono, complessivamente, niente  male. Un raro  esempio di satira irriverente di matrice ultraconservatrice. Ad uno come me, che non è un fan del papa, quelle vignette fanno però  l’effetto contrario a quello voluto, me lo rendono simpatico.
  • Nuovo scandalo a Medjugorje. La Congregazione per la dottrina della fede ha emesso un decreto di scomunica nei confronti di Tomislav Vlasic, diventato famoso per essere stato il padre spirituale dei sei presunti veggenti della cittadina bosniaca che dal 1981 sostengono di vedere la Madonna. L’ex sacerdote aveva curato la vita spirituale dei sei ragazzi fino al 2009 quando fu ridotto allo stato laicale per diffusione di dubbia dottrina, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza verso gli ordini legittimamente costituiti e atti contro il “sextum”, ovvero atti sessuali vietati dal sesto comandamento del decalogo. Perché mi interessa questa notizia? Perchè quelli di gloria.tv se la sono curiosamente  persa.
  • Ho scoperto da poco che esiste nientepopodimeno che  l’Inno della serie A, composto da Giovanni Allevi su commissione della Lega. Ma un inno senza una bandiera ufficiale che senso ha? Bisogna subito correre ai ripari. Potremmo dare l’incarico, che so, a Ugo Nespolo di realizzarne una.
    E poi, prima di ogni partita, fare l’alzabandiera, e al termine abbassarla. Non si fanno le cose a metà.

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Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette