Clausola antifascista Vicenza, Corbetti e Pilan (CCSV): “Antidoto per Vannacci e destra xenofoba”

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vannacci Clausola antifascista Vicenza

La reintroduzione della clausola antifascista a Vicenza contro le derive di destra, razziste e anti Costituzione italiana. Ne sono convinti i consiglieri comunali di Coalizione civica Sinistra Verdi, Martina Corbetti e Mattia Pilan.

Una reazione a due vicende che interessano al città, a partire dalla presenza annunciata di Roberto Vannacci, generale dell’Esercito italiano sospeso in seguito a un procedimento disciplinare seguito al libro “Il coraggio vince”, che sarà presentato sabato 23 marzo 2024 al Teatro Astra di Vicenza.

“Vannacci è un pericolo culturale – dicono i due consiglieri comunali di Vicenza -: autore di un libro dai contenuti asseritamente omofobi, sessisti e razzisti, diffonde un pensiero retrogrado e antidemocratico, rendendolo popolare. La sua presenza su qualsiasi piattaforma è un campanello d’allarme per una democrazia sempre più indebolita, come  sottolineato da vari report in questi anni, come ad esempio nel recente Democracy Index stilato dal The Economist. La sua presenza a Vicenza ci preoccupa, e non poco

Sarebbe sbagliato – aggiungono Corbetti e Pilan – vietare preventivamente una sala comunale nei limiti in cui si parla di persone, movimenti o partiti che operano nei confini costituzionali o non ci siano effettivi problemi di ordine pubblico. Quando però tali persone o movimenti promuovono un pensiero opposto ai valori costituzionali, lo strumento per arginare la promozione di una cultura dell’odio e dell’intolleranza non può che essere l’autoesclusione di questi soggetti dai confini democratici, per questo abbiamo presentato una mozione per reintrodurre la sottoscrizione della clausola antifascista nelle richieste d’uso degli spazi pubblici”.

Stesso discorso per la recente manifestazione organizzata in città da Movimento Italia Sociale e che ha suscitato polemiche anche per la presenza di consiglieri comunali di maggioranza. Del gruppo legato ala fiamma tricolore, i consiglieri Corbetti e Pilan parlano di “gruppo dichiaratamente fascista” oltre che “già autore dei vergognosi striscioni intimidatori affissi a Porto Burci il 25 luglio dello scorso anno e che è sceso in piazza lo scorso sabato al grido di Riprendiamoci Vicenza, proponendo modelli e contenuti in antitesi ai nostri valori costituzionali”.

Per Coalizione civica Sinistra Verdi, la clausola antifascista “è l’unico strumento che può garantire confini democratici al discorso pubblico” e “un antidoto democratico al dilagare di persone e movimenti che si ostinano a diffondere una cultura antidemocratica, razzista, reazionaria“.