Con il denaro digitale aumentano i costi di carte e prelievi, la Repubblica: sempre più penalizzati clienti banche tradizionali, calano i bancomat

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Bancomat
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Di Andrea Greco, da la Repubblica (19 giugno 2021). La diffusione del denaro digitale fa crescere i costi del contante, anche perché i punti Atm sul territorio si riducono.
Gli sportelli “bancomat” censiti dalla Banca d’Italia a fine 2020 erano 38.836, dai 39.506 del 2019. E la tendenza è destinata ad accentuarsi, perché la pandemia ha moltiplicato i pagamenti elettronici e l’e-commerce, mentre le chiusure di filiali non sono finite.
L’effetto scarsità (del contante) porta quindi disagi e maggiori commissioni per chi preleva, specie nelle banche “tradizionali”, dove prendersi i propri soldi può costare in alcuni casi fino al 273% in più rispetto ai clienti delle banche online e avere una carta di credito ha costi doppi. Da uno studio di SOSTariffe.it in pubblicazione, che ha comparato 26 istituti e analizzato i fogli informativi delle carte di debito e di credito, emergono dati discordanti. Per i titolari di carta di debito il prelievo dalla propria banca è sempre gratis, negli istituti vecchi e nuovi. Ma già prelevando con carta di credito il discorso cambia: i clienti di banche tradizionali pagano una commissione media del 4%, rispetto al 3,8% chiesto ai correntisti delle banche online. Le distanze si allargano se si preleva in un istituto concorrente: stessi balzelli per le carte di credito, mentre chi usa la carta di debito – la tipologia più diffusa – ha un costo fisso medio di 1,83 euro per le banche tradizionali, mentre le banche online chiedono 0,49 euro sui prelievi superiori a 100 euro e 0,89 euro per somme inferiori. Ipotizzando importi “rotondi”, anche per minimizzare costi e perdita di tempo, la differenza è di 3,5 volte.
L’analisi dei dati riguarda anche i costi di utilizzo del “Pos”, il terminale di pagamento molto diffuso tra negozi e ristoranti italiani. E sempre gratuito per ogni istituto, in caso di transazioni in euro. Tuttavia il discorso cambia se si considerano i costi di gestione delle carte. La spesa annuale per una carta di debito, pari a zero per i correntisti delle banche telematiche, è di 0,18 euro medi negli istituti tradizionali. Ma se la carta è di credito, il costo annuale è ormai salito, per i clienti delle banche tradizionali, a 45 euro medi, cifra quasi doppia rispetto ai 23,33 euro delle banche prevalentemente online.
Gli esperti di SOStariffe.it propongono cinque accorgimenti per minimizzare costi e disagi: «Se la banca di cui siamo clienti non ci mette a disposizione sportelli automatici, consigliamo di fare pochi prelievi di importo elevato, per evitare di pagare più volte la commissione. Poi è meglio puntare su pagamenti con carta di debito o di credito, o su pagamenti con smartphone wallet come Google Pay, Samsung Pay e Apple Pay, senza commissioni. Infine, va valutata l’apertura di un nuovo conto con una banca online, in cui il prelievo con carta di debito è quasi sempre senza commissioni, oppure si può scegliere un nuovo conto corrente in una banca che disponga di un buon numero di filiali nella propria zona».