Covid, Zaia: “sì a passaporto sanitario, chi non si vaccina avrà problemi”

Il governatore del Veneto al Corriere della Sera: "non possiamo obbligare nessuno, ma l'immunità di gregge si raggiunge con il 65% di vaccinati"

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Nuovo tampone per Zaia e dott. Rigoli
Nuovo tampone per Zaia e dott. Rigoli

“Credo che ormai i tempi siano maturi per un passaporto sanitario. Il vaccino certamente è volontario, ma chi rappresenta un rischio per gli altri avrà dei problemi. Le compagnie aeree hanno iniziato a dire che vogliono passeggeri con la garanzia del vaccino, ma presto cominceranno a chiederlo le strutture ricettive, gli spazi per congressi e via dicendo”. Lo ha affermato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia in un’intervista al Corriere della Sera nel giorno del V-Day che ha coinvolto ovviamente anche il Veneto, dove il numero di contagi resta il più alto d’Italia, anche se Zaia e la dottoressa Russo non sono d’accordo.

Zaia in diretta dall’ospedae Ca’ Foncello di Treviso per il V-Day (il governatore per il momento non intende vaccinarsi “prima chi sta in terapia intensiva, poi chi sta dietro una scrivania” ha detto) ha anche aggiunto che l'”immunità di gregge si raggiunge con il 65% dei vaccinati. Chi si vaccina lo fa per sé e anche per chi non vuole”.