Crac BpVi, partito processo d’appello per Sorato. Il Giornale di Vicenza: “Subito un rinvio”

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Samuele Sorato dg Banca Popolare di Vicenza crac BPVi

Crac BpVi: si è aperto con un rinvio a maggio nell’aula bunker di Mestre il processo d’appello all’ex Dg Samuele Sorato. È Il Giornale di Vicenza a fornire un resoconto dell’udienza tenutasi ieri mattina.

Viene spiegato che il rinvio è stato disposto a causa del legittimo impedimento di Alberto Berardi, legale difensore di Sorato, impegnato in un altro procedimento concomitante.

Il giudice – racconta il quotidiano -, rinviando l’istruttoria dibattimentale, ha inoltre auspicato che entro la prossima udienza possa nel frattempo giungere il pronunciamento da parte della Corte Costituzionale in merito alla decisione sulla maxi confisca di quasi 1 miliardo di euro.

La somma (applicata anche all’ex dg nella sentenza di primo grado) è diventata l’oggetto del contendere che sta bloccando il processo in Cassazione nei confronti dell’ex presidente Zonin e degli altri vertici della Popolare condannati tra primo e secondo grado. Infatti secondo il Tribunale collegiale il miliardo doveva essere confiscato agli imputati; decisione invece ribaltata in sede di sentenza d’appello. Da qui, dunque, l’importanza per la decisione che dovrà essere presa dalla Consulta. Passaggio fondamentale dunque pure per il secondo round processuale nei confronti dell’ex dg”.

In merito all’ennesimo aggiornamento sul Crac BpVi, il quotidiano ricorda inoltre che “nel novembre di due anni fa il Tribunale collegiale presieduto dal giudice Chiara Cuzzi aveva condannato Samuele Sorato – accusato dei reati di aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo agli organismi di vigilanza – alla pena finale di sette anni di reclusione. Il manager era stato inoltre condannato a versare la somma di 450 mila euro a Bankitalia e altri 80 mila euro alla Consob; era poi scattata anche per lui pure la maxi confisca”.

Fonte: Il Giornale di Vicenza