Deep Humour, Claudio Mellana: museo “catartico” sul fascismo o sul delitto d’onore?

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Il 5 agosto 1981, trentanove anni fa solamente, in Italia veniva abolito il delitto d’onore.

Forse molti maschi non sono stati avvertiti e pensano ancora di avere ancora diritto ad un congruo sconto di pena, se non addirittura un premio, quando commettono il loro femminicidio.

Magari questo sarebbe un buon argomento per il quale realizzare un museo, mica un museo sul fascismo con funzioni, scusate lo sghignazzo sguaiato, catartiche.

Che poi i tre poveretti che lo hanno proposto conoscono il significato di catarsi? E secondo loro quale tipo di catarsi si realizzerebbe? Quella tragica di Aristotele, o quella estetica, o quella in ambito fenomenologico o quella in ambito psicoterapeutico di nonno Freud?

E poi sappiamo già come andrebbe a finire. Dopo il museo sul fascismo toccherebbe fare, per par condicio,  quello su Stalin, che è vero, non era italiano ma mica intendiamo sottilizzare. E vogliamo dimenticarci della guerra di Spagna? Noi italiani c’eravamo da tutti e due i fronti, sarebbe un museo bipartisan.

Vero è che per fare un museo a Roma ci vogliono tempi “biblici”, sono 20 anni che si parla di una Museo della Shoah a Villa Torlonia, ed è tipico degli incompetenti: non finire un progetto per essere già pronti a non finirne un altro.

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Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette