Diamanti con Variati fa fare una figuraccia al min. Dario Franceschini: l’Anac di Cantone accende i fari su Giovanni Villa, GdV prende lucciole per lanterne e Valmarana mente…

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Scrivevamo sabato 6 gennaio che “martedì 9 gennaio alle 21 presso il Salone di Palazzo Chiericati dialogherà col sindaco di Vicenza Achille Variati, con Ilvo Diamanti nella sua veste di presidente della Fondazione Roi e con Giovanni Villa, direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza e membro del cda della fondazione stessa, “demolita” dalla gestione dei vari membri dei cda a guida di Gianni Zonin che si sono alternati nel tempo (nella foto da sx Franceschini, Variati, Bulgarini d’Elci e Villa)“.

Nello stesso articolo ci auguravamo anche che “in quella sede il moderatore della serata, il direttore del Giornale di Vicenza Luca Ancetti” consentisse “a noi e a chi altri volesse di fare pubblicamente al ministro quelle domande mai lette sul suo giornale e a cui Variati, Diamanti e Villa si ostinano da tempo a non rispondere pur se in presenza di atti di inchiesta autonomi e su richiesta di politici pentastellati… e di Idea Vicenza…, oltre che di denunce temerarie per danni milionari a carico di chi vi scrive e di altre vittime della coltre di omertà che insiste sugli atti passati della Roi…“.

Non andremo a porre domande stasera, visto che, come ci attendevamo dopo la nostra “provocazione” ci è stato fatto capire che “non sarebbe stato opportuno visto che si parlerà di musei e non di fatti specifici” (volevano anche omaggiare ai presenti Roi. La Fondazione demolita ma… niet da Diamanti!) ma soprattutto perchè alcune, inquietanti, risposte, se pure ne servissero di altre dopo quelle da noi date sono arrivate stamattina.

È noto che la Fondazione, svenata da Zonin, ha avuto e ha ancora con Ilvo Diamanti presidente come membro del Cda il prof. Giovanni Carlo Federico Villa, che vi entrò da “direttore tecnico” retribuito per 30.000 euro all’anno tramite la sua Didakè sas, senza aver chiesto alla sua università, quella di Bergamo, il permesso che poi chiese, vantandosene, per rimanere al Chiericati e nel Cda come direttore onorario e senza… portafoglio.

Abbiamo denunciato questo fatto al Cda di Diamanti, che è rimasto inattivo, e pubblicamente, senza che GdV e stampa locale lo riprendessero, e ce ne ha dato più volte conferma l’Università di Bergamo che ultimamente ci ha scritto che “ha  attivato nei confronti dell’interessato il procedimento di competenza che si è concluso con il provvedimento ritenuto opportuno in correlazione alla rilevanza dei fatti“.

Tutto nel silenzio di tutti, finora, meno che di Andrea Valmarana: il vice di Diamanti, fino al giorno prima della sua designazione nel cda della Roi sindaco di Zonin spa, dichiarò davanti a Diamanti, pubblicamente e in video (lo abbiamo pubblicato) che “il problema Villa era stato risolto!”.

Ebbene proprio oggi, prima che Franceschini colloqui di “Musei: arte, cultura e paesaggio” con Variati, Diamanti e Villa, oggi il silente GdV ha riferito che “L’inchiesta sul presunto concorso viziato ai Musei civici cittadini si sdoppia. Oltre al fascicolo penale, che vede la procura indagare per abuso d’ufficio il direttore onorario Giovanni Carlo Federico Villa, 47 anni, ora si è mossa anche l’autorità Anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone. La ragione? I finanzieri hanno informato l’Anac perché Villa, professore di storia dell’arte all’università di Bergamo, non avrebbe mai comunicato all’ateneo lombardo l’incarico ricevuto a Vicenza: quello, appunto, di direttore onorario dei Musei“.

Bene, anzi no, male: se il GdV, che finalmente si sveglia (sai, quando non arrivano le veline…), prende lucciole per lanterne addebitando l’intervento dell’Anac, che ha acceso i fari su Villa, al suo incarico, autorizzato, di direttore onorario e non a quello, mai autorizzato, di direttore tecnico e pagato, la conferma dell’apertura del procedimento contro Villa da parte dell’Università di Bergamo e, soprattutto, da parte dell’Anac, evidentemente nostra buona lettrice ma anche doverosamente avvisata dal rettore orobico, porta a pensare che Andrea Valmarana abbia mentito quando ha detto con assoluta certezza. “tutto risolto per Villa all’Università”.

Insomma in questo mare magnum inquinato da procedimenti, inchieste, falsità e negazioni di accesso ai bilanci e ai documenti della Roi, che consentano di verificare l’operato del Cda a trazione Zonin nella ex onlus ora degradata a semplice Fondazione, Ilvo Diamanti, sempre silente, e Achille Variati, sponsor muto di mille anomalie, come quella di Villa, non provano disagio a coinvolgere Dario Franceschini affiancandolo a se stessi e a siffatti personaggi?