Diciotto milioni di italiani in povertà, Zaia: “inaccettabile tartassare i nostri concittadini per pagare accoglienze a falsi profughi”

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“I dati angoscianti resi noti oggi dalla Cgia, che descrivono un’Italia sempre più povera e un popolo italiano pesantemente tartassato dalle tasse e nel contempo privato di adeguati servizi e interventi sociali, confermano chiaramente quello che andiamo dicendo da sempre: non è accettabile uno Stato stenda tappeti rossi per far favorire l’entrata di migranti economici che profughi certo non sono, a danno dei propri cittadini, che si stanno purtroppo scoprendo i veri rifugiati nella terra in cui sono nati”.Lo afferma il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando l’analisi svolta dalla Confartigianato di Mestre

La Cgia ha messo in risalto come, a causa dei livelli record di tassazione raggiunti dall’Italia negli ultimi anni e del costante taglio della spesa sociale, nel nostro Paese il rischio povertà o di esclusione sociale abbia raggiunto l’incredibile cifra di 18 milioni di persone.

“Otto su dieci immigrati che entrano a casa nostra non sono persone che scappano da guerre o disastri – prosegue Zaia -, sono sedicenti profughi che vengono mantenuti con quelle risorse rastrellate attraverso una fiscalità efferata, applicata brutalmente alle nostre famiglie e imprese. Come si può continuare a sacrificare la vita degli italiani, diciotto milioni dei quali non riescono nemmeno a sbarcare il lunario, per pagare una costosa accoglienza a chi finge di essere quello che non è, un rifugiato”.

“Speriamo – conclude Zaia – che la nuova compagine governativa finalmente decida di cambiare radicalmente questa assurda e inaccettabile situazione”.