Federico Colombo, memorial dell’Ulss 8 per il pioniere a Vicenza della radio e neurochirurgia e “padre” del Cyberknife

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Federico Colombo

Si è svolto oggi a Vicenza il 1° Memorial Federico Colombo, convegno organizzato oggi dall’ULSS 8 Berica per ricordare la figura del primario della Neurochirurgia di Vicenza dal 1989 al 2014 e pioniere nella radiochirurgia e neurochirurgia, nonché fautore esattamente 20 anni fa dell’installazione all’ospedale San Bortolo di Vicenza del Cyberknife, tecnologia ancora oggi all’avanguardia per il trattamento dei tumori e angiomi cerebrali altrimenti inoperabili.

Lo scorso novembre, Federico Colombo, veniva a mancare e, proprio per evidenziare questo anniversario e ricordare la sua figura, l’ULSS 8 Berica ha organizzato una giornata con annesso convegno scientifico dedicato ai “20 anni di Radiochirurgia con Cyberknife a Vicenza”.

“La figura del professor Colombo meritava assolutamente una celebrazione per quello che è stato il suo contributo alla Neurochirurgia e alla Radiochirurgia in generale e naturalmente all’ospedale di Vicenza – sottolinea Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’ULSS 8 Berica -. Oggi onoriamo la sua figura in un modo che crediamo avrebbe apprezzato, attraverso la scienza: promuovendo la conoscenza di una tecnologia e metodica all’avanguardia che deve moltissimo alla sua straordinaria competenza e spirito di innovazione. Allo stesso tempo, con l’evento di oggi l’ospedale di Vicenza fa scuola in un settore che vede la nostra Neurochirurgia essere tra i centro di riferimento al mondo per numero di casi trattati”.

Il convegno, patrocinato dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Vicenza e da Sinch, società italiana di neurochirurgia, si è articolato in tre sessioni. La prima è stata dedicata all’esperienza del San Bortolo nella radiochirurgia stereotassica e mediante Cyberknife, mentre nella seconda parte dell’incontro sono state presentate le esperienze in Radiochirurgia in altri centri di eccellenza italiani, in particolare all’Istituto Besta di Milano e all’ospedale di Messina. Infine la terza sessione è stata dedicata alle ricadute di questa tecnologia in Neurochirurgia e Radiochirurgia e alle prospettive di ulteriore sviluppo per una metodica che, a dispetto dell’esperienza ormai ventennale, rimane assolutamente all’avanguardia.

Un momento particolarmente sentito, durante il convegno, è stato la consegna di una targa commemorativa ai familiari del luminare, da parte del personale della Radiochirurgia del San Bortolo, recante questa iscrizione: “A Federico Colombo, pioniere della Radiochirurgia Stereotassica Internazionale e nostro maestro Con immensa gratitudine. Lo staff attuale e passato del CyberKnife di Vicenza”.

Federico Colombo

Era infatti il 1982 quando Colombo mise a punto, presso la Neurochirurgia di Vicenza, in collaborazione con i colleghi della Radiologia e della Fisica Sanitaria, una metodica originale che prevedeva la combinazione di un semplice acceleratore Lineare (LINAC) per radioterapia standard con un sistema di localizzazione stereotassica. Nasceva pertanto il primo sistema al mondo per radiochirurgia stereotassica con LINAC, che prevedeva un sistema di immobilizzazione traumatico della testa del paziente con anello stereotassico. Questa tecnica ha avuto una ampia diffusione in tutto il mondo e tuttora è in vigore in molti centri di Radiochirurgia.

Nell’arco di 20 anni Colombo ha eseguito, in collaborazione con i Colleghi della Fisica Sanitaria, della Radioterapia e della Neuroradiologia ben 1236 trattamenti radiochirurgici con LINAC. La sua intuizione fu poi alla base del passo successivo in campo scientifico: l’introduzione del sistema Cyberknife, basato sull’invenzione da parte del dott. Adler (Stanford University) di un acceleratore lineare a fascio stretto montato su un braccio robotico per la radiochirurgia stereotassica, nel 1994. Questa tecnologia rendeva non più necessario un sistema di immobilizzazione traumatico del paziente e consentiva un livello di efficacia e precisione senza precedenti.

“Era doveroso ricordare la figura del prof. Colombo con un evento scientifico di rilievo come quello di oggi – commenta Umberto Fornezza, Responsabile della Neurochirurgia ad indirizzo Stereotassico di Vicenza, responsabile scientifico del convegno odierno – che ci fornisce anche l’occasione per approfondire cosa ha rappresentato la rivoluzione del Cyberknife e quelle che sono le sue straordinarie potenzialità.

Il Sistema Cyberknife possiede infatti alcune caratteristiche tecnologiche uniche e distintive che lo differenziano da altre tecnologie. È l’unico sistema di radiochirurgia dotato di un robot che muove l’acceleratore lineare con sei gradi di libertà nello spazio intorno al paziente. Offre pertanto trattamenti più efficaci in termini di distribuzione e gradiente di dose salvaguardando gli organi a rischio circostanti ala bersaglio.

È l’unica apparecchiatura che, grazie al suo sistema di imaging e al robot consente il tracking dei movimenti del target durante l’intero trattamento, che risulta avere una accuratezza inferiore al millimetro. In questo modo è possibile erogare alte dosi al bersaglio salvaguardando i tessuti sani e riducendo il numero di sedute di trattamento, con il notevole vantaggio per il paziente di ridurre gli accessi ospedalieri ed i vantaggi in termini di costi (per il paziente e per il SSN).

Il Cyberknife viene utilizzato principalmente presso la U.O.S.D. di Neurochirurgia ad Indirizzo stereotassico per la patologia neurochirurgica ed è l’unica metodica stereotassica che consenta i trattamenti per le patologie spinali, ma è anche l’unico sistema che consente i trattamenti radiochirurgici per patologia body (prostata, polmone, linfonodi, fegato), gestita dai colleghi della U.O.C. di Radioterapia”.