Festival Biblico 15a edizione: Polis

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La polis è la costante interrogazione di questa 15a edizione di Festival Biblico – promosso dalla Diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo – che 2-26 maggio si svolgerà nelle città e nelle province di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto. A Vicenza, la discussione attorno ai temi di città, cittadinanza e paesaggio, coinvolgerà quest’anno più che mai l’agorà della città, i suoi confini, le sue mura, i negozi, gli edifici di culto, le fabbriche, le case.

Il programma nella città di Vicenza – dove il Festival è realizzato anche grazie alla collaborazione e al sostegno dell’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza – si svolgerà dal 20 al 26 maggio e tra gli ospiti più attesi di quest’anno ricordiamo: il capo della Polizia Franco Gabrielli nell’incontro “Perché abbiamo paura?” (Vicenza, 21 maggio), un’occasione per ragionare assieme sulla nostra capacità di leggere e riconoscere il reale, da ciò che reale non è; Alessandro Bergonzoni con “La base è l’altezza (bianco è nero)” (Vicenza, 22 maggio),“per vedere e conoscere gli esseri con cui stare, non i popoli da conquistare, invadere, sfruttare o allontanare”; il presidente emerito della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick che terrà una lectio magistralis dal titolo “E rendi loro giustizia (Re 8,49). La percezione della giustizia (e dell’ingiustizia) nella Polis” (Marostica (VI), 23 maggio); Niccolò Fabi che dialogherà con don Dante Carraro di Medici con l’Africa Cuamm nell’incontro “Quale casa? Quale città?” (Vicenza, 23 maggio); Giovanni Lindo Ferretti, storico fondatore dei CSI e CCCP, con padre Luciano Manicardi nell’incontro “L’essere nascosto. Assentarsi/uscire alla luce” (24 maggio); lo scultore giapponese Etsuro Sotoo (Vicenza, 25 maggio) che da decenni porta avanti l’opera di Anton Gaudì alla Sagrada Familia; il medico congolese Denis Mukwege, premio Nobel per la Pace nel 2018 (Vicenza, 25 maggio), che racconterà il suo impegno per le donne vittime di stupro nell’incontro “Donna, comunità interrotta”.

Sono tre le principali prospettive che, a Vicenza, così come nelle altre città del Festival, saranno al centro della riflessione di quest’anno: biblica e teologica, antropologica e dell’abitare, socio-culturale e politica.

La prospettiva biblica e teologica interrogherà il Testo Sacro per illuminare alcuni aspetti della realtà della città – presente nell’Antico e Nuovo Testamento nel doppio significato di città e cittadinanza – attualizzando anche la riflessione a partire da alcune parole di papa Francesco e dal suo Evangelii gaudium. Sono, come di consueto, numerosi i momenti dedicati all’approfondimento di contenuti e passi delle Sacre Scritture: con don Mario Cucca (lunedì 20 maggio), Mirko Pozzobon (21 maggio), Alberto Dal Maso di Queriniana Editrice e don Angelo Passaro presidente dell’Associazione Biblica Italiana (21 maggio), don Claudio Doglio (22 maggio), Marinella Perroni e Paolo Naso (22 maggio), Stefano Romanello (23 maggio) Rosalba Manes (24 maggio), Cristina Simonelli (25 maggio), Massimo Pazzini e Frederic Manns (26 maggio).

Sempre in questa prospettiva, alcuni incontri e dialoghi, quest’anno più che mai, si interrogheranno su come oggi la Bibbia e i suoi valori possono aiutarci a ricostruire un nuovo senso di città e comunità, e, di conseguenza, quale possa essere oggi il ruolo della Chiesa.

Così gli incontri “#Pretacci. L’azione in periferia di sacerdoti di resistenza” con don Armando Zappolini, presidente del Coordinamento nazionale delle Comunità di Accoglienza, don Luca Favarin, presidente di Percorso Vita Onlus, e don Gino Rigoldi, presidente di Comunità Nuova Onlus (martedì 21 maggio), “Don Puglisi e una città da salvare” con il vescovo dell’Arcidiocesi di Palermo mons. Corrado Lorefice (23 maggio), e “Ci stiamo abituando a campare?. Spunti per una nuova Chiesa” con i teologi don Armando Matteo e Marco Ronconi (23 maggio) – tutti ospitati nello spazio di Salotto San Paolo – insisteranno sul necessario costante impegno evangelico, oggi come ieri, per produrre accoglienza e integrazione. Don Rocco D’Ambrosio, professore di filosofia politica, e il giornalista Fausto Gasparroni parleranno di “Cittadinanza a populismi all’epoca di Papa Francesco”, della sfida evangelica dell’attuale pontificato a sovranismi e xenofobia (24 maggio). Giovanni Grandi, professore di filosofia, nell’incontro “Interiorità e politica” (25 maggio) partirà dalla figura di Gesù per ragionare sul potere e sul suo utilizzo come servizio e non come dominio.

L’incontro ecumenico dal titolo “La città plurale” (25 maggio) rifletterà, invece, sul pluralismo religioso determinato dalla globalizzazione nelle nostre città.

E sempre nell’ambito degli approfondimenti biblici, tornerà come di consueto l’appuntamento con il ciclo dei focus biblici (24, 25 e 26 maggio), realizzati in collaborazione con Linfa dell’Ulivo e Chiesa Metodista di Vicenza, dedicati quest’anno al libro del profeta Giona.

La prospettiva antropologica e dell’abitare aprirà, invece, uno spazio di riflessione sulle città luogo/non luogo da costruire e abitare, interrogandosi sulla polis intesa sia come costruzione sociale e umana complessa e plurale, sia come costruzione architettonica.

Tra gli appuntamenti ricordiamo: “Abitare l’evento di luogo per costruire lo stare al mondo” una riflessione della filosofa Carla Danani che muove dalla celebre conferenza di Heidegger “Costruire, abitare, pensare” (22 maggio); “Città e campagna: sostenibilità, coesione e bellezza” con Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, il professore Bruno Barel e Carmelo Troccoli, direttore nazionale Campagna Amica (22 maggio); Lo spazio del silenziouna riflessione su come sia possibile conciliare il desiderio di silenzio con la dimensione della città, che coinvolgerà Juri Nervo, fondatore dell’Eremo del Silenzio, Alessandro Bonardi, coordinatore del progetto “Stanza del silenzio e/o dei culti”, e la pastora Kirsten Thiele (22 maggio); “Si abita il mondo, non un linguaggio” per pensare e ripensare il ruolo della geografia insieme a Franco Farinelli, già presidente dell’Associazione dei geografi italiani (26 maggio).

La terza prospettiva indagata quest’anno, quella socio-culturale e politica, proporrà una riflessione sullo sviluppo delle città e dell’idea di cittadinanza per cercare di comprendere meglio la complessità della città contemporanea. Numerosi gli appuntamenti in programma inerenti questo ambito.

Luigi Bartolomei, ricercatore al Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, e Vincenzo Rosito, professore di filosofia teoretica, parleranno di “Spazi sacri e città postsecolare. Quale ruolo per le Chiese, tra prossimità e cultura?” (21 maggio). Di civismo e comunità dialogheranno, invece, Ernesto Galli Della Loggia e Vittorio Alberti, professore di filosofia politica e officiale della Santa Sede (“La comunità invivibile”, 21 maggio), mentre l’incontro “Identità e diversità del ben-essere urbano” (22 maggio) con Lanfranco Senn, professore ordinario di economia regionale, e il presidente dell’ISTAT Gian Carlo Blangiardo ragionerà sulle implicazioni della crescita e su quella che potrà essere la nostra probabile futura realtà. Aprirà, invece, la riflessione a una dimensione dichiaratamente europea l’appuntamento “La Polis europea. Esiste? Lo spazio, la patria, la comunità” con Dominique Quinio – presidente delle Settimane Sociali di Francia – Enrico Letta e il giornalista Francesco Costa. La regista Miriam Camerini della comunità ebraica di Milano, Sumaya Abdel Qader, consigliere comunale a Milano, e Francesca Antonacci, professore associato alla Bicocca, parleranno de “La convivialità delle differenze” (26 maggio) per una costruzione collettiva di cittadinanza fondata sulla vicinanza tra funzioni, generazioni e culture.

Altritre differenti appuntamenti toccheranno altrettanti temi imprescindibili in un dibattito contemporaneo legato al tema della città: le periferie – “#Poliferie. La città è nelle periferie?” (25 maggio) con il sociologo Aldo Bonomi, Claudio Bertorelli, fondatore di Aspro Studio, e il professore Ezio Micelli – il rapporto tra sostenibilità e progresso – “Effetto farfalla. Il nesso tra inquinamento, informazione e pace” (25 maggio) con la giornalista Valentina Petrini e Grammenos Mastrojeni, diplomatico e Coordinatore per l’Ambiente della Cooperazione allo Sviluppo – e l’importante quesito legato al ruolo oggi dell’industria nelle città – “La deindustrializzazione delle città” con Annamaria Furlan, segretario generale CISL, e Riccardo Ghidella, presidente UCID nazionale.

Le meditazioni del mattino sul tema “Interiorità e politica” saranno quest’anno a cura di padre Luciano Manicardi (24 maggio), priore della Comunità di Bose, di Giovanni Grandi (25 maggio), professore di filosofia morale, e del biblista Sebastiano Pinto (26 maggio).

Anche in questa edizione sono diverse le collaborazioni e i focus tematici dedicati che andranno ad arricchire la programmazione.

Uno di questi è quello su Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

A Vicenza in tre differenti talk verranno discussi i 17 obiettivi fissati dal programma: “Città come comunità sostenibile” (24 maggio) – con Francesco Rucco (sindaco città di Vicenza), Enrico Giovannini (portavoce ASviS), Annamaria Furlan (segretario generale CISL), Stefano Fracasso (consigliere regionale Veneto), Marta Zordan (imprenditrice Zordan 1965), Gianni Zen (dirigente scolastico Liceo G.B. “Brocchi”) conduce Pietro Del Soldà – “La città ideale” (25 maggio) – con Ivana Veronese (membro segreteria nazionale UIL), Manuela Lanzarin (assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto), Filippo Ceccarelli (editorialista, giornalista), Sumaya Abdel Qader (consigliere comunale Milano), Paolo Valente (delegato Caritas Area Nord-Est) conduce Giorgio Zanchini – “La città nel pianeta” (26 maggio) – con Luca Lombroso (meteorologo, divulgatore ambientale), Franco Manzato (sottosegretario al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Denis Moro (imprenditore), suor Paola Moggi (missionaria comboniana), Piero Martin (professore di fisica sperimentale) conduce Silvia Bencivelli.

Diversi anche gli appuntamenti realizzati grazie all’importante collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Vicenza. In primis “Plurimi orizzonti” (20, 21 e 23 maggio) – un ciclo di tre silent play, tre percorsi che attraverseranno la città, tra aggregazioni spontanee, progetti di animazione sociale e social street – “Cittabolario” (25 maggio) – una maratona semiseria sui nuovi luoghi che abitiamo che coinvolgerà tra gli altri, Luca Molinari, Mario Lupano e Claudio Bertorelli – e “Civicità del cristianesimo” (26 maggio) con l’architetto Sergio Los.

Uno sguardo speciale sarà rivolto anche ai luoghi che compongono la città. Saliremo sull’Everest per un reading/incontro con lo scrittore Vitaliano Trevisan (26 maggio), mentre i “ponti” saranno al centro di uno speciale percorso in tre tappe: “Pontifex” con Flavio Albanese, fondatore e presidente Asatudio, e il compositore Lorenzo Pagliei, “Fotografare i ponti: oggetto, soggetto, pretesto” con il fotografo Attilio Pavin, e “Sopra il ponte, sotto il torchio” con lo stampatore Giancarlo Busato. Anche quest’anno poi lo spazio dell’ex supermercato in via Firenze ospiterà alcuni degli appuntamenti in programma.

Facendo un passo indietro, lunedì 20 maggio, la consueta ciclopedalata che apre la settimana di Festival, realizzata in collaborazione con FIAB Vicenza e Senior Veneto, accompagnerà quest’anno il pubblico “Dentro e fuori le periferie. Alla scoperta del confine #ovest della città di Vicenza”, dal quartiere dei Ferrovieri a quello del Villaggio del Sole. Mentre, i due appuntamenti di anteprima che apriranno la programmazione di Vicenza, saranno, mercoledì 8 maggio, “Allegoria del buono e del cattivo governo” – a Camisano Vicentino (VI) presso la sede di Cereal Docks – con la storica dell’arte Mariella Carlotti che illustrerà il ciclo di affreschi del Lorenzetti per raccontare la polis, mentre sabato 18 maggio tornerà “Via Napoli Social Street” – evento realizzato in collaborazione con ENAIP Veneto – una giornata di festa aperta a tutti i cittadini.

A Vicenza, infine, in Corte dei Bissari per il terzo anno consecutivo, prenderà vita dal 23 al 26 maggio, il dAbar, il caffè culturale temporaneo del Festival Biblico, che si aprirà sabato e la domenica con la rassegna stampa a cura del giornalista Alessandro Zaccuri realizzata in collaborazione con Avvenire, mentre nel corso dei quattro giorni proporrà incontri e musica con numerosi ospiti tra cui Paolo Nori, Roberto Alajmo, Stefano Mirti, Maurizio Cilli, Francesco Maino, Giuliano Piccinino, e i concerti di Julia Kent, Contrada Lorì, Giorgio Gobbo, Magicaboola Brass Band, Gli Idraulici del Suono, The Hot Teapots, Mikey Kenney e Caffè Odessa.

Molto ricca e interessante anche la programmazione nelle sedi in provincia di Vicenza: sono 16 quest’anno le città coinvolte Arzignano, Bassano del Grappa, Castelgomberto, Chiampo, Crespadoro, Isola Vicentina, Lonigo, Marola, Monteviale, Montorso Vicentino, Noventa Vicentina, San Pietro in Gu, Quinto Vicentino, Trissino, Valdagno, Valdastico, alle quali si aggiungono San Bonifacio in provincia di Verona e Camposampiero in provincia di Padova. Tra gli ospiti coinvolti negli eventi che si svolgeranno dal 15 al 21 maggio, ricordiamo: Antonio Zulato, Roberto Mancini, Antoni Vives i Tomàs, Nicoletta Fusaro, Andrea Bellavite, Joao Ferreira Nunes, Paolo Malaguti, suor Katia Roncalli, Irnerio De Marchi, don Luca Mazzinghi, Umberto Curi.