Giovani in missione. «Dopo non sei più quello di prima»

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Venerdì 14 giugno, al Santuario di Santa Libera a Malo il Vescovo darà il mandato a chi partirà, durante l’estate per un’esperienza di missione.

Federico Costa , 31 anni di Caldogno. Nel 2015 ha partecipato a un’esperienza estiva con i giovani di ‘Insieme per la missione’ che lo ha portato tre settimane in Thailandia con i missionari saveriani. Conclusi i due anni di esperienza in cui si articola la proposta (un anno prima di partire e un anno successivo per metabolizzare l’esperienza missionaria) è diventato animatore di altri giovani interessati a condividere un’esperienza del genere. «Quando torni non sei più quello di prima – ci dice al telefono – La missione ti cambia dentro».

Venerdì 14 giugno alle 20.30, al Santuario di Santa Libera a Malo si svolgerà la Veglia d’invio durante la quale il Vescovo Beniamino darà il mandato a più di 120 giovani che partiranno per un’esperienza di missione durante l’estate.

«Questi giovani – commenta Agostino Rigon, direttore dell’Ufficio missionario diocesano e componente della Amg (Animazione missionaria giovanile) – desiderano conoscere popoli, culture, religioni, uomini e donne che hanno un rapporto diverso con l’altro, in cui ci si misura sull’umanità più profonda, con una condivisione per un mondo più fraterno».

Sono giovani, di diverse realtà, che da un anno si stanno preparando a partire tra poche settimane. È un numero importante che – aggiunge Rigon «dimostra che i giovani sono ancora affascinatidalla missione e che sono disponibili a esperienze esigenti. Sicuramente tra i motivi c’è il riconoscimento della credibilità degli interlocutori, dei missionari con cui vivranno e della verità dei contesti che incontreranno».

È quanto testimonia Mauro Cenzon, giovane seminarista di 23 anni, originario della parrocchia di Camazzole di Carmignano, in tirocinio pastorale nell’Unità pastorale Valli Beriche e in partenza il 13 luglio per tre settimane in Mozambico, insieme ad altri due giovani seminaristi della diocesi di Rovigo. «Le testimonianze di missionari che ho conosciuto nel passato e la proposta del nostro Rettore don Carlo Guidolin, mi hanno fatto accettare con gioia questa proposta grazie alla quale potrò conoscere una Chiesa nuova, vedere come i preti vivono, incontrare la gente