“Immuni App” creata dal vicentino Matteo Danieli e altri due laureati a Padova. L’anti-contagi Coronavirus finanziata da Rosso e Berlusconi

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i fondatori Immuni App
i fondatori Immuni App

Il commissario per l’emergenza Coronavirus nominato dal Governo, Domenico Arcuri, ha scelto l’App “Immuni” per tracciare le persone venute a contatto con un contagiato da Covid-19.

É stata prodotta da Bending Spoons, startup di trentenni con sede a Milano dove lavorano 150 dipendenti. “Immuni” sarà anche testata a Maranello e tra i suoi cinque fondatori (Luca Ferrari, Matteo Danieli, Tomasz Greber, Luca Querella e Francesco Patarnello) tre si sono laureati in Ingegneria all’Università di Padova.

Oltre a Ferrari e Patarnello, c’è il vicentino Danieli, classe 1984 che dopo aver conseguito la lode in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Padova e una prima esperienza in Nokia è ora diventato un imprenditore tech.

Le società che si occuperanno del progetto Immuni App, secondo quanto ha svelato Il Sole 24 Ore, hanno nel proprio azionariato vari esponenti dei salotti buoni della finanza: Bending Spoons sarà infatti affiancata dalla società di marketing Jakala e dalla rete lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino.

Nel loro capitale figurano i tre figli di Silvio Berlusconi e Veronica Lario (Luigi, Eleonora e Barbara), Tamburi e il fondo Nuo Capital, che investe in Italia con capitali cinesi. Poi famiglie e imprenditori di spicco tra cui Renzo Rosso, Paolo Marzotto, Giuliana Benetton, i Dompè e i Lucchini, Mediobanca, il finanziere Davide Serra, il fondo internazionale Ardian e sempre la holding H14 dei tre figli di Berlusconi, in Jakala.

La milanese Bending Spoons ha chiuso il 2018 con ricavi per 32 milioni e un utile di 3 milioni e sviluppa App per smartphone su scala europea. A gennaio era salita agli onori della cronaca, ricorda Il Sole, per le indiscrezioni su un tentativo di scalata di Grindr, la più popolare app mondiale di incontri dedicata a gay, bisessuali e transgender.


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