Istituito dai servizi sociali il Tavolo permanente per la disabilità

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La giunta comunale ha deciso di istituire il Tavolo permanente per la disabilità e diritirare la delibera che proponeva il “Regolamento per l’istituzione del garante della persona con disabilità”. Si tratta di una richiesta delle associazioni competenti a seguito di numerose considerazioni con l’obiettivo di promuovere modalità efficaci di intervento a favore di questa fascia fragile della popolazione.

“La associazioni che si occupano di disabilità ci hanno chiesto di sospendere l’istituzione della figura del garante della persona con disabilità” a seguito di diverse considerazioni – spiega il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Matteo Tosetto -. La decisione nasce soprattutto per evitare di aggiungere un ulteriore passaggio intermedio tra cittadino e istituzioni deputate che non faciliterebbe il percorso di inclusione. Le associazioni stesse hanno al loro interno professionisti specializzati che hanno la capacità di rappresentare al meglio le persone con disabilità ed essere interlocutori principali con l’amministrazione. Inoltre, il garante una competenza limitata al territorio del Comune di Vicenza, mentre i servizi, le progettazioni e le iniziative sono estesi a tutta l’area dell’Azienda Ulss 8 Berica attraverso la Conferenza dei Sindaci. La giunta, pertanto, ha accolto favorevolmente l’intenzione delle associazioni che hanno un confronto diretto con i rappresentanti del Comune di Vicenza attraverso la creazione di un “Tavolo permanente per la disabilità”, favorendo così una condivisione dei bisogni e delle criticità delle persone con disabilità, agevolando una completezza di informazioni e garantendo una maggiore qualità ed efficienza dei servizi offerti”.

Il tavolo si è riunito per la prima volta il 25 novembre ed ha visto i rappresentanti di 25 associazioni di familiari di persone con disabilità, confrontarsi online in un incontro tematico dedicato al mondo della scuola. Erano presenti, inoltre, i referenti della direzione sociale dell’Aulss8, per i servizi sociali e dell’Ufficio Scolastico provinciale. Il problema affrontato è stato quello dell’inclusione sociale dei ragazzi con disabilità nelle scuole, in particolare relativamente a situazioni di emergenza.

È stata anche l’occasione per comunicare l’approvazione dell’utilizzo del Fondo di solidarietà per integrare il contributo economico della ICDb che passa da 120 a 200 euro al mese per persone con basso bisogno assistenziale e della ICDm che passa da 400 a 600 euro al mese con medio bisogno assistenziale. L’ulteriore finanziamento sarà di 275 mila euro per coprire le spese per sei mesi e per finanziare l’impegnativa di cura domiciliare alle persone che erano in graduatoria ma che non avevano ancora ricevuto il contributo perché privo di copertura finanziaria.