Com’è cambiato il modo di divertirsi degli italiani

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Italiani e il piacere della... moda, foto da Pexels di Artem Beliaikin
Il piacere della... moda, foto da Pexels di Artem Beliaikin

Socialità e convivialità, due parole che sono parte integrante del DNA degli italiani, popolo che fa della voglia di condividere, approcciare alla vita con un giusto e sano filo di spensieratezza, dei tratti caratteristici del loro approccio alla vita quotidiana. Non è casuale, a tal proposito, che i turisti stranieri apprezzino il modo col quale vengono ospitati nel nostro paese, catturati non solo per le bellezze artistiche e architettoniche presenti nella nostra Penisola.

Il divertimento, quindi, è qualcosa al quale la maggior parte degli italiani, indipendentemente dalla propria estrazione sociale ed età anagrafica, va costantemente cercando. Nel corso del tempo, in base all’evoluzione della società, le modalità con le quali cercare svago e relax sono costantemente mutate, adattandosi alle esigenze di intere generazioni di nostri connazionali.

Gli anni del “boom”, contrassegnati dalla voglia di vivere e ballare

Inutile negare come la voglia di spensieratezza sia letteralmente esplosa negli anni ‘60, archiviati agli annali come quelli del “boom economico”. Al termine di un decennio, come il precedente, in cui le problematiche relative al dopoguerra erano state piuttosto pesanti per un numero elevato di famiglie, come testimoniato dal grado di povertà piuttosto elevato, il settimo decennio del ‘900 fu caratterizzato da un vero e proprio “boom economico”.

Gli italiani, finalmente, potevano guardare al futuro con ottimismo e vivere il presente più serenamente, grazie ad un maggior benessere economico che si rifletteva, conseguentemente, in un significativo miglioramento del proprio tenore di vita e della voglia di poter vivere con maggior entusiasmo la propria quotidianità. La musica, come già in parte avvenuto nel decennio precedente, fu il trait-d’union del divertimento nostrano.

La frequentazione massiccia di balere e sale da ballo, in tal senso, ampliò ulteriormente la voglia di divertirsi e socializzare, diventando il luogo per antonomasia del divertimento nazionale. Anche il fenomeno del calcio come “sport di massa” esplose in quel decennio, grazie anche alla costruzione di impianti dotati di una capienza maggiore.

Il modo totalmente differente di concepire lo svago negli anni ‘70 e ‘80

Non furono altrettanto spensierati, invece, gli anni ‘70, segnati dal terrorismo e alcune crisi economiche che fecero mutare l’umore degli italiani, rendendoli meno spensierati e più preoccupati del proprio futuro e quello dei propri figli. La musica, però, fu ancora protagonista. E’ in quest’epoca, infatti, che nacquero le discoteche, dove i giovani trascorrevano le serate e si svagavano per trovare momenti di “distrazione” in un contesto sociale di grande tensione.

Anni segnati da un maggior impegno politico, di forte contrapposizione ideologica, non semplici per chi li visse. Anche i bar tornarono a popolarsi come negli anni ‘50. E diventavano, non di rado, il luogo in cui dibattere su quanto accadeva nel contesto socio-economico italiano. Un periodo, quindi, non certo semplice.

Di tutt’altro tenore, invece, furono gli anni ‘80, non a caso consegnati alla storia della nostra nazione come quelli del “disimpegno”. Dopo una lunga battaglia, il fenomeno del terrorismo fu arginato, seppur non del tutto sconfitto, e la voglia di tornare a vivere con maggior rilassatezza fece capolino nella vita degli italiani. La vera svolta, secondo alcuni sociologi, avvenne in concomitanza della vittoria del Mondiale del 1982, con l’Italia che tornò su tetto del mondo calcistico dopo un digiuno durato 44 anni.

La storia recente del divertimento segnata dall’avvento del web

La situazione economica, complici – come scoprimmo amaramente nel 1992 – alcune scelte politiche volte a cercare il consenso elettorale con poco lungimiranza nel lungo periodo, era di diffuso benessere. La voglia di viaggiare lungo lo Stivale esplose letteralmente, con periodi di ferie lontano da casa che duravano, mediamente, due settimane. Quasi un lusso rapportati al giorno d’oggi.

Dalla metà degli anni ‘90, in poi, il divertimento è letteralmente mutato grazie all’avvento di internet, che ha modificato significativamente la quotidianità degli italiani. La grande rete telematica ha ampliato le opportunità di incontro dei cittadini nostrani, specialmente nelle grandi aree metropolitane.

Lo sanno bene, ad esempio, i cittadini capitolini, che hanno la possibilità di conoscere uomini, donne e escort Roma direttamente in rete, conoscendo meglio il profilo più riservato dell’altrui persona e, qualora venga instaurato un buon feeling, effettuare un incontro dal vivo per verificare se Cupido abbia fatto scoccare realmente la scintilla.