LR Vicenza: il Covid dà, il Covid toglie. L’anno scorso favorì la promozione, quest’anno è un nemico. Il “gatto” toglierà le castagne dal fuoco?

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IL COVID E LE NUOVE CASTAGNE D' AUTUNNO by Claudio Mellana
IL COVID E LE NUOVE CASTAGNE D' AUTUNNO by Claudio Mellana

Il primo tempo lo aveva vinto il Vicenza. Ma nel secondo il virus si è preso la rivincita. A Cremona i biancorossi erano riusciti a respingere l’offensiva del Covid, che alla vigilia della trasferta aveva contagiato cinque giocatori, ed era andato addirittura a conquistare il primo successo stagionale in campionato e in trasferta. Tre giorni dopo il Covid ha fatto la remuntada e ha messo fuori causa altri sei calciatori. Più il ragazzo della Primavera, colpito nella prima ondata di contagi, e altri quattro componenti dello staff. In totale quindici positivi. In queste condizioni è più che probabile che la società sia costretta a giocarsi il bonus chiedendo il rinvio della prossima partita contro il Chievo.
Il Covid dà, il Covid toglie. Il Vicenza ha conquistato la promozione nello scorso campionato di Serie C perché era al primo posto della classifica del girone B al momento della sospensione dello stesso per il lockdown. La squadra allenata da Mimmo Di Carlo aveva un vantaggio di sei punti sulla seconda, la Reggiana, e mancava poco meno di un terzo delle partite in calendario per giungere alla conclusione della stagione regolare. L’ultima tranche del campionato è quella più impegnativa e imprevedibile perché, alla stretta finale, l’impegno delle squadre si moltiplica in vista dei rispettivi obbiettivi: primo posto e promozione diretta, accesso ai play off, salvezza. Qualche volta poi la primavera provoca cali di rendimento. Insomma gli ultimi mesi sono spesso un’incognita.
Nella scorsa primavera la eccezionalità della situazione sanitaria nazionale ha comportato un blocco dell’attività sportiva agonistica e lasciato un rebus anche al mondo del calcio: come determinare le promozioni? Per la Lega Pro la decisione, tutt’altro che unanime e comunque molto dibattuta, è stata quella di promuovere le tre squadre che erano in testa ai rispettivi gironi al momento dello stop: Vicenza, appunto, insieme con Monza e Reggina. La quarta sarebbe arrivata in Serie B attraverso i play off.
Al momento dello stop il Vicenza era senza dubbio la squadra più forte e continua e tutto lasciava pensare che il primato del girone non gliel’avrebbe tolto nessuno. Ma questa era solo una previsione, fondata finchè si vuole, ma sempre e solo una previsione. Nello sport nulla è mai scontato e definitivo se non al fischio finale. E non si può quindi negare che il virus abbia dato una mano ai biancorossi risparmiando loro i rischi delle ultime undici partite.
Oggi però il Covid non è più un alleato, è diventato un nemico e di quelli cattivi. Per di più in un momento già non facile per il LR Vicenza, che ha cominciato non bene il suo primo campionato fra i Cadetti.
Abbiamo visto quanti disagi provocano le positività in una squadra di calcio: quarantena per i giocatori positivi, allenamenti differenziati per gli altri, discontinuità nella preparazione, deconcentrazione. Siamo arrivati perfino agli allenatori che guidano la squadra in remoto. Senza contare la impossibilità di mandare in campo la formazione migliore, di cui ha preso il posto quella dei negativi. Oppure la incertezza sulla disponibilità dei calciatori, che in certi casi arriva in extremis, dopo l’esito dell’ultimo tampone. Ci sono stati giocatori sostituiti addirittura durante la gara, perché l’esito era arrivato a partita in corso.
Non è facile per nessuno lavorare in queste condizioni. E per il Vicenza ancor di più. Perché la rosa a disposizione di Di Carlo non è smisurata e le seconde linee non sembrano, al momento, affidabili come i titolari. Ogni reparto è stato colpito da positività al Covid e le scelte sono complicate.
Ci mancava solo il grave infortunio capitato a Simone Pontisso, per di più risultato contemporaneamente positivo. Il giovane centrocampista ha riportato la lesione dei legamenti del ginocchio sinistro in una caduta non provocata durante la partita contro la Cremonese. Il recupero dopo questo tipo di incidente è molto lungo, di solito richiede più di sei mesi. Per Pontisso sarà più lungo perché non potrà essere operato fino a che non sarà tornato negativo.
Alla squadra viene così a mancare un giocatore che, in questo primo scorcio di campionato, era stato un perno del centrocampo tanto da aver giocato tutte le partite. In più si perde uno dei pochi centrocampisti disponibili, perché il reparto non è stato rinforzato adeguatamente nel calciomercato. Il che significa che, fino a gennaio, Di Carlo potrà contare su pochissime scelte. In una fase di campionato in cui il calendario propone numerose giornate infrasettimanali. In rosa non c’è un giocatore con le caratteristiche di Pontisso, quindi si dovrà lavorare adattando qualcuno nel ruolo dell’ex udinese. Ma c’è poco tempo per gli esperimenti perché alle porte c’è un trittico terribile: Chievo, Empoli, Monza.
È insomma un momentaccio questo per i biancorossi. Dovranno mettere in gioco tutta la loro professionalità, tutto il loro carattere e non è detto che basti. Peccato, proprio quando sembrava che il vento avesse cambiato direzione e la minaccia dei bassifondi della classifica si fosse allontanata, ora bisognerà saper togliere dal fuoco le castagne del… Covid.

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Gianni Poggi
Gianni Poggi risiede e lavora come avvocato a Vicenza. È iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Le sue principali esperienze giornalistiche sono nel settore radiotelevisivo. È stato il primo redattore della emittente televisiva vicentina TVA Vicenza, con cui ha lavorato per news e speciali ideando e producendo programmi sportivi come le telecronache delle partite nei campionati del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi, i dopo partita ed il talk show «Assist». Come produttore di programmi e giornalista sportivo ha collaborato con televisioni locali (Tva Vicenza, TeleAltoVeneto), radio nazionali (Radio Capital) e locali (Radio Star, Radio Vicenza International, Rca). Ha scritto di sport e di politica per media nazionali e locali ed ha gestito l’ufficio stampa di manifestazioni ed eventi anche internazionali. È stato autore, produttore e conduttore di «Uno contro uno» talk show con i grandi vicentini della cultura, dell’industria, dello spettacolo, delle professioni e dello sport trasmesso da TVA Vicenza. Ha collaborato con la testata on line Vvox per cui curava la rubrica settimanale di sport «Zero tituli». Nel 2014 ha pubblicato «Dante e Renzo» (Cierre Editore), dvd contenente le video interviste esclusive a Dante Caneva e Renzo Ghiotto, due “piccoli maestri” del libro omonimo di Luigi Meneghello. Nel 2017 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza il documentario «Vicenza una favola Real» che racconta la storia del Lanerossi Vicenza di Paolo Rossi e G.B. Fabbri, distribuito in 30.000 copie con il quotidiano. Nel 2018 ha pubblicato il libro «Da Nobile Provinciale a Nobile Decaduta» (Ronzani Editore) sul fallimento del Vicenza Calcio e «No Dal Molin – La sfida americana» (Ronzani Editore), libro e documentario sulla storia del Movimento No Dal Molin. Nel 2019 ha pubblicato per Athesis/Il Giornale di Vicenza e Videomedia il documentario «Magico Vicenza, Re di Coppe» sul Vicenza di Pieraldo Dalle Carbonare e Francesco Guidolin che ha vinto nel 1997 la Coppa Italia. Dal 9 settembre è la "firma" della rubrica BiancoRosso per il network ViPiù, di cui cura anche rubriche di cultura e storia.