Dalla Marna al Rodano. “Wine Specialists Journal”: Champagne rosé e rossi biologici francesi

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Valle della Marna, credits france.fr
Valle della Marna, credits france.fr

È importante per noi della Wine Specialists Council formare anche i/le sommelier del primo livello non solo con vini italiani, ma anche con prodotti di respiro internazionale, per cui abbiamo predisposto anche per loro un percorso enologico tra i vini francesi che parte da nord, dalla Valle della Marna, una delle zone note per lo Champagne, e termina a sud, nella Valle del Rodano, dove troviamo vini rossi di ottima qualità.

Fleur de Meunier, Domaine Lagille Champagne Brut Rosé AOC, alcool 12,5 % vol.

Fleur de Meunier, Domaine Lagille Champagne Brut Rosé
Fleur de Meunier, Domaine Lagille Champagne Brut Rosé

Proveniente dal cuore della Valle della Marna, questo Champagne Rosé, chiamato Fleur de Meunier per il fatto di essere interamente vinificato in bianco da Pinot Meunier, affina per ben 72 mesi in bottiglia e poi prevede un inserimento finale di vino rosso per sortire l’effetto rosato. Tra le caratteristiche di questo vino vi l’inserimento come liqueur di distillati, per cui si avvertono delle note fumate; inoltre una parte dei vini base che affina nei legni è riconducibile a prodotti di riserva di grandi annate, tenuti da parte per creare sempre la stessa struttura quando si va a creare il blend. Per questi motivi, Fleur de Meunier è un vino che, nonostante le bollicine, la casa madre consiglia di mettere in decanter per attenuare le sensazioni forti e fumate. Appare subito di colore chiaretto con riflessi aranciati e con delle bollicine piccole, ellittiche, continue ed eleganti, sicuramente fini e persistenti. Il vino è assolutamente brillante e trasparente, con una limpidezza e vivacità piena. All’olfatto è alquanto trasversale: con queste tipologie di vini ci si aspetterebbe un frutto rosso, mentre in questo caso è un frutto verde, kiwi, cedro e dattero. Nel floreale si avverte una sensazione molto leggera di mimosa, zagare e gerbera, mentre nel minerale si percepisce una nota leggera di gesso. Tra le spezie si sente la curcuma, lo zafferano e lo zenzero, mentre tra le tostature tipiche dello champagne si avvertono quelle di tabacco da sigaro, caramello e pasta di mandorle. Infine, nell’etero una sensazione di acetone lambisce il naso, un sentore che, comunque, permette di poter affermare che si tratta di un vino di una lunga intensità e di una complessità ampia con qualità definita. Al primo sorso sembra secco, caldo, rotondo, fresco e sapido, di corpo medio, ma equilibrato. Le prospettive di consumo sono quelle di un vino pronto che può essere abbinato, ovviamente, a piatti tipici francesi, ad esempio con una spiccata nota grassa e, perché no, a base di foie gras.

La Tournée, Maison Ferraton Père et Fils, alcool 13,5 % vol.

La Tournée, Maison Ferraton Père et Fils
La Tournée, Maison Ferraton Père et Fils

Spostandoci dal nord della Valle della Marna al sud della Valle del Rodano, abbiamo proposto ai nostri allievi questo vino rosso La Tournée, prodotto da uve Syrah e Grenache. L’azienda Maison Père et Fils lavora in biologico con un occhio al naturale, per cui in questo vino abbiamo lieviti indigeni con masse fatte da lieviti madre, che si inevitabilmente sentono al gusto. Dal colore rubino con un leggero granato sull’unghia, il vino si presenta compatto e velato. Al naso emerge un primo odore di feccia di buccia, come se il vino fosse rimasto in fermentazione per tanto tempo, ma dopo poco arrivano profumi di frutta rossa matura, amarena, visciole. Il floreale si avverte con una nota di viola insieme al vegetale di peperone e pomodoro. Nella famiglia delle erbe aromatiche riconosciamo un leggero origano e poi la grafite nel minerale. Tra le spezie è netta la sensazione di pepe nero, china calissaia, rabarbaro, radice di liquirizia, accanto alle tostature di tabacco di sigaro, cacao, corteccia di quercia. Alla fine, si avvertono anche odori balsamici di caramella mentolata e quel piacevole etereo di sottobosco. È un vino intenso, anche se continua ad avvertirsi l’alcool, ma sicuramente complesso. Assaggiandolo è secco, con alcol caldo e tannino astringente, ma di acidità fresco e sapido, leggermente sbilanciato nelle morbidezze, per cui anche nell’abbinamento occorre scegliere un bel taglio di carne abbastanza frollata e decisamente al sangue oppure una succosa tartare di manzo come solo i francesi dalla Valle della Marna alla Bocca del Rodano sanno preparare!

Di Erika Lumento e Michele Lucivero.