Medici neolaureati negli ospedali, +Europa: “tappabuchi ai mali generati alla sanità veneta”

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“Salireste su un aereo – è scritto in un comunicato di +Europa – condotto da un pilota senza esperienza? Mutatis mutandis, questo è quello che potrà capitarvi nei Pronti Soccorso della nostra Regione secondo le delibere firmate dal Governatore Zaia per far fronte alla drammatica carenza di medici degli ospedali veneti. 500 è il numero di neolaureati, abilitati ma non ancora specializzati, che la Regione assumerà in gran parte per i Pronti Soccorso ma anche per i reparti di medicina interna e geriatria.

A Zaia, che ha affermato essere a rischio specialità, reparti, addirittura interi ospedali, i Gruppi +Europa in Veneto rispondono definendo questa scelta come una politica tappabuchi ai mali generati alla Sanità Veneta proprio dalla lunga gestione della Lega che ha progressivamente lasciato al servizio sanitario pubblico i costi, e a quello convenzionato i profitti. Quanto approvato nelle delibere ferragostane è in realtà un vergognoso tentativo per ottenere il via libera a manodopera a basso costo.

Non è questa la risposta alla cronica carenza di organico: 1300 sono i medici mancanti negli ospedali veneti. A gran poco servirà che i neoassunti facciano 92 ore di formazione e 2 mesi di tirocinio. Finito tale percorso formativo di 3 mesi otterranno addirittura il contratto a tempo Indeterminato. I Gruppi di +Europa in Veneto sottolineano come i neolaureati, anche a seguito della formazione lampo nelle corsie, rimarranno comunque personale medico alle prime armi senza l’importante parte formativa della specializzazione che normalmente va dai 3 ai 5 anni. Zaia, insieme all’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha accusato università, ordine e sindacati di «non avere alcuna proposta al di là della protesta”.

I Gruppi di +Europa in Veneto elencano alla Regione Veneto, che ora gestisce in prima persona le assunzioni con l’Azienda Zero, una serie di interventi:
✔ Verificate che le autorizzazioni a nuove assunzioni rilasciate alle Aziende vengano rispettate.
✔ Verificate che venga applicato il comma 288, 289 della legge di bilancio 2018 che permette agli specializzandi dell’ultimo anno di partecipare ai concorsi e se necessario chiamateli uno ad uno per farli iscrivere.
✔ Verificate che venga applicato il Decreto Calabria, che permette in via straordinaria fino al 2022, agli specializzandi dell’ultimo anno di essere inseriti nel Servizio Sanitario Nazionale.
✔ Destinate i 25 milioni stanziati per inserire i 500 neolaureati, con aggiunta di altre risorse, per borse di studio in lauree specialistiche.
✔ Investite per formare specialisti, sono quelli che servono. Investite perché il servizio pubblico offra salari competitivi ai medici
Evitate di mettere a rischio la sicurezza di pazienti e operatori con soluzioni fantasiose e soprattutto investite nella qualità della sanità pubblica veneta”.

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