Minacce e scritte contro Zaia, solidarietà di tutto il consiglio regionale

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Zaia muerto Cesiomaggiore
Zaia muerto Cesiomaggiore

“Desidero esprimere a titolo personale la vicinanza e solidarietà al presidente della Regione del Veneto Luca Zaia vittima di un attacco personale che ha travalicato i tradizionali limiti del legittimo dissenso e della critica politica”. Così il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti ha aperto la seduta odierna dei lavori d’Aula. “Abbiamo assistito infatti a un pericoloso tentativo di invasione nella sfera privata – ha aggiunto il Presidente Ciambetti – una violenza innaturale, segnata da una carica di odio che può degenerare”.

Il riferimento è all’inquietante video con la musica del Padrino, ma ieri si è venuti a sapere anche di un altro episodio, cioè alcune alcune scritte apparse su un muro a Cesiomaggiore (Belluno). “Chi ha inscenato la manifestazione di venerdì scorso non erano cittadini stanchi o stressati da una situazione che sta appesantendo e stressando la vita di noi tutti. La scelta del luogo, l’abitazione del Presidente, è stata emblematica: si è voluto dimostrare di saper arrivare o colpire dove si vuole, si è voluto appositamente violare lo spazio privato. E ciò è grave. Un conto è attaccare il Presidente della Regione, facendolo nei luoghi della politica, nelle sedi istituzionali, nella stampa come nelle piazze, comprese quelle televisive, come hanno sempre fatto le organizzazioni politiche o sindacali democratiche – prosegue Ciambetti – . Un conto è andare davanti alla casa altrui con chiaro intento intimidatorio e minaccioso. Non possiamo permettere questo comportamento che può avere sviluppi pericolosissimi come la storia della nostra democrazia insegna. Anche il linguaggio usato è stato indicativo: il presidente Zaia è al servizio dei cittadini come penso ciascuno di noi pur ciascuno di coi con le proprie idee e inclinazioni. Non accettiamo né intimidazioni, né provocazioni. L’odio ha sempre creato problemi senza mai risolverne uno. Esprimo la mia personale solidarietà al Presidente Zaia e nel censurare senza tentennamenti quanto è accaduto a San Vendemiano, chiedo a quanti sono stati colpiti da questo episodio di non cadere nella trappola della provocazione e della dialettica dell’odio, che dialettica non è, casomai è simbolo di manifesta pochezza culturale oltre che politica”.

Sono intervenuti anche i Presidenti e gli esponenti dei diversi gruppi consiliari dell’Assemblea legislativa e tutti hanno espresso solidarietà a Zaia. “Penso che l’immagine che abbiamo visto sui giornali e sulle tv di questi giorni abbiano colpito tutti noi – ha esordito il capogruppo Alberto Villanova (Zaia Presidente) – nessuno di noi vorrebbe assistere ad attacchi alla sfera privata e familiare da parte di persone che attaccano quella sfera privata e familiare che dovrebbe rimanere al di fuori del confronto politico: credo sia questo episodio ci unisca. Molte le espressioni di solidarietà anche da parte dell’opposizione, e intendo ringraziare tutti gli esponenti che si sono espressi in questo modo, per esprimere la propria solidarietà al Governatore Zaia. Voglio quindi esprimere la solidarietà dei gruppi che rappresento in Consiglio: assieme diciamo “Forza, Luca!”, anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, che saranno comunque durissimi, noi tutti siamo al suo fianco”.

“Da parte mia e da parte di tutti i rappresentanti dell’opposizione, la massima vicinanza e solidarietà al Presidente Zaia – ha affermato il consigliere Arturo Lorenzoni – una vicinanza senza “se” e senza “ma”. Se qualcuno può pensare che azioni di questo tipo possano avere un qualsiasi esito, ha sbagliato completamente i calcoli. Qui non si tratta di maggioranza o di opposizione: qui c’è un Consiglio che lavora confrontandosi, assolutamente compatto nel difendere i diritti delle persone e le relazioni, improntate al rispetto di tutti. Si tratta di principi che non possono per nessuna ragione essere messi in discussione: giungano quindi al Presidente, partecipazione e vicinanza”.

“Da parte del Gruppo di Fratelli d’Italia e mio personale voglio esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti del Presidente Zaia e della sua famiglia – ha dichiarato il Capogruppo Raffaele Speranzon – e ferma condanna dinanzi alle minacce e alle vili intimidazioni, inaccettabili nei confronti di chi, come il Presidente, ha cercato di mettersi a disposizione dei veneti e di tutti coloro che risiedono nella nostra Regione, nel fronteggiare la pandemia”.

“Voglio esprimere, a nome del Gruppo del Partito Democratico, solidarietà al Presidente Zaia e alla sua famiglia – ha affermato il Capogruppo del PD Giacomo Possamai – l’abbiamo fatto pubblicamente, come ricordato anche dal consigliere Villanova già nei giorni scorsi, perché assistiamo spesso a minacce nei confronti di persone pubblicamente esposte: può trattarsi di mitomani, ma in questo caso colpisce che sia stata invasa la sfera personale. Dinanzi a tutto ciò non c’è distanza politica, ma c’è una ferma condanna da parte nostra: si tratta di episodi inaccettabili”.

“Voglio esprimere solidarietà al Presidente Luca Zaia e alla moglie – così Elena Ostanel de Il Veneto che Vogliamo – perché si tratta di una lesione della sfera privata che non ha nulla a che fare con la politica. Credo che in quest’Aula sia importante dimostrare la nostra compattezza e contribuire a dare messaggi rassicuranti alle persone in un momento di grande difficoltà, in un momento in cui questi episodi potrebbero aumentare”.

“A nome del gruppo di Forza Italia esprimo solidarietà e vicinanza al Presidente – ha ricordato la Capogruppo Elisa Venturini – anche dal punto di vista personale, perché so cosa vuol dire essere oggetto di attenzioni non desiderate, e nel caso specifico in un momento in cui il Presidente è chiamato a gestire la pandemia. È il momento peggiore, quello delle minacce che raggiungono la sfera familiare e la propria abitazione: dal punto di vista umano, veramente con tutto il cuore, sono vicina al Presidente perché capisco quello che sta passando e, quindi, a nome del gruppo, invito il Presidente a tenere duro”.

“Queste minacce, a chiunque siano rivolte, che siano politici di spicco o meno, che siano amministratori locali, che siano cittadini attivi o giornalisti, si pongono altrove rispetto alla dialettica e al confronto politico, anche aspro – ha sottolineato la Capogruppo di Europa Verde Cristina Guarda – le minacce, semplificano e riducono a una questione personale le istanze di interesse pubblico e collettivo. Come gruppo Europa Verde ho posto l’accento sul tema, sottoscrivendo il Codice di autoregolamentazione, approvato con la legge del Consiglio regionale nel 2015. Quel Codice di autoregolamentazione è stato promosso da “Avviso pubblico” in collaborazione con la Regione del Veneto. Sono noti i numeri degli amministratori locali, ma anche dei cittadini attivi o dei giornalisti, minacciati: proprio “Avviso pubblico” li pubblica costantemente. Quindi, questa esperienza che sentiamo così vicina, perché colpisce il Presidente della Regione del Veneto, la dobbiamo trasformare in un messaggio chiaro e che dovrà essere ripetuto anche in futuro, a sostegno di chiunque venga limitato e posto sotto minaccia”.

“Travalicare la sfera della critica politica è sempre sbagliato – ha affermato in conclusione l’esponente del Movimento 5 Stelle Erika Baldin – e quindi, condanniamo questi gesti e facciamo sentire anche al di fuori di quest’Aula la nostra indignazione per quello che è avvenuto, affinché non si verifichi più in futuro. Credo che la solidarietà tra colleghi sia un bene primario, che prescinde dall’appartenenza politica. Solidarietà al Presidente, nella speranza che non questi avvenimenti non si verifichino più”.