Mondiali di ciclismo su strada a Vicenza? Il presidente del comitato organizzatore Pasqualin – scrive Giovanni Rolando, consigliere comunale Pd della Commissione Sviluppo e appassionato della bici – intervistato dai tg locali, oggi si dice pessimista. E’ una questione di soldi. Non pochissimi ma nemmeno una cifra impossibile se alla più classica e importante manifestazione al mondo di ciclismo in un giorno, ci si tiene davvero. Con tutte le ricadute positive che ne deriverebbero per il territorio berico, veneto e italiano. In una terra, quella vicentina, che tanto ama la bici.
Non si trovano due milioni di fideiussione, si racconta; poco più di una collinetta da scalare che per la “filiera” oggi al governo costituita dalla Città capoluogo, Regione del Veneto, Governo centrale, appare come l’Everest, insormontabile da scalare.
Salvini e Zaia e Rucco, in piazza delle Poste a Vicenza in campagna elettorale avevano garantito tutto l’appoggio a Vicenza in caso di vittoria alle elezioni della destra leghista per obiettivi qualificanti. Se questo è il risultato c’è di che dubitare nella capacità di questa catena di comando di portare a casa risultati ambiziosi di portata internazionale.
Si può ancora continuare a sperare che qualcuno in questa filiera rinsavisca? E si adoperi sulla linea del traguardo a battere allo sprint la cittadina svizzera, quella che oggi appare più che mai favorita?
Zaia Salvini Di Maio e Conte, i quattro al comando, provateci ancora!
