Dopo l’ordinanza di lunedì 6 luglio sull’isolamento fiduciario e i tamponi obbligatori per chi torna dall’estero, la Regione Veneto interviene in una nota per smentire che ci possa essere il carcere per chi non rispetta la quarantena. «Le notizie in tal senso diffuse sono destituite di ogni fondamento. La Regione non ha infatti alcuna competenza nel disporre misure di questo tipo – spiega la nota -. Sono, infatti, leggi nazionali a prevedere un regime penale per chi, positivo al Coronavirus, viola gli obblighi previsti dalle autorità sanitarie».
Qualcuno ha evidentemente male interpretato l’ordinanza, attribuendo alla Regione competenze in materia penale, che l’attuale ordinamento non prevede. A tal fine si sottolinea che la Regione ha ritenuto di dover richiamare il fatto che la violazione dei suddetti obblighi di isolamento e? punita con sanzione penale nel caso sub a) ai sensi dell’art. 2, comma 3, d.l. 33/20 e che le altre violazioni sono punite con la sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 1000 euro, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19».
«Inoltre, – conclude la nota della Regione – l’effettiva trasmissione del contagio ad opera di soggetti che non si sottopongono ad isolamento obbligatorio, secondo le disposizioni statali e regionali, puo? integrare una fattispecie di reato ai sensi, tra l’altro, dell’art. 452 c.p., come risulta anche dall’art. 4 del d.l. 19/20».
