Elezioni 25 settembre, Erik Pretto (Lega): “Letta non conosce il territorio vicentino”.

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pretto letta
Erik Pretto a Isola Vicentina

Erik Pretto interviene sulla candidatura di Enrico Letta a Vicenza e relativo tour elettorale che sta compiendo in questi giorni in vista del voto del 25 settembre 2022 per le elezioni politiche che daranno un nuovo Governo all’Italia.

Il candidato della Lega sostiene che “dopo aver letto e ascoltato le proposte del candidato capolista alla Camera dei Deputati per il Partito Democratico, Enrico Letta, penso che Vicenza e il nostro territorio abbiano ben poco da star sereni.

La sera del 29 agosto 2022, dal palco dello Spark di Torri di Quartesolo, il Segretario dei dem ha infatti espresso la volontà di sfidare la Lega nel suo fortino elettorale, annunciando pubblicamente la sua candidatura nel collegio plurinominale di Vicenza, decisione che sembrerebbe anche coraggiosa se non venisse spiegato che Letta – aggiunge Pretto -, in realtà, ha deciso di affrontare questa sfida assicurandosi in partenza un’elezione quasi certa nel collegio provinciale.

Una scelta – prosegue il deputato vicentino, Erik Pretto, capolista della Lega per la Camera dei Deputatiche evita così il reale confronto politico e soprattutto elettorale con il Centrodestra, cosa che poteva avvenire con una candidatura nel collegio uninominale, e che priva i militanti locali del PD di un’autentica rappresentanza territoriale nelle liste.

Non stupiscono infatti le diverse critiche in questo senso dagli stessi rappresentanti del Centrosinistra in consiglio comunale della città capoluogo. Ancor più stravaganti appaiono le priorità espresse dal leader del PD: ius scholae, legalizzazione delle droghe leggere e salario minimo imposto a priori per legge; soprattutto in un momento di crisi come quello attuale dove i nostri cittadini e le nostre imprese chiedono misure concrete contro il caro bollette, l’aumento dei prezzi e l’altissima pressione fiscale.

Ricette che nel nostro territorio non attaccano e che dimostrano l’assoluta fragilità e liquidità della coalizione di Centrosinistra, la quale da un lato avanza la patrimoniale con Sinistra Italiana di Fratoianni e dall’altro lato tenta di rendersi credibile di fronte agli elettori veneti e vicentini che chiedono aiuti alle imprese.

Per la Lega il federalismo e la rappresentanza territoriale sono da sempre due elementi imprescindibili nella formazione della proposta politica. Il segretario Letta appare invece evidentemente calato a fare campagna elettorale in un territorio del quale non solo non conosce caratteristiche, storia e esigenze, ma nel quale, prima di questo annuncio di candidatura, non si era quasi mai visto.

La provincia di Vicenza conta un’impresa ogni 10 abitanti, uno dei principali tessuti industriali d’Italia e vanta eccellenze produttive e percentuali d’esportazione altamente rilevanti per la penisola.

Qui non c’è spazio per ulteriori imposizioni fiscali o burocratiche. I nostri imprenditori hanno bisogno di una rappresentanza territoriale che ascolti con costanza e che si faccia portavoce della profonda necessità di rivoluzionare il sistema fiscale, di aumentare gli investimenti statali e di ottenere maggiore autonomia amministrativa; richieste che da anni vengono sistematicamente ostacolate dal centrosinistra all’interno dei palazzi romani.

Un annuncio di candidatura che, dalle stesse parole di Letta – cita Pretto -, mira a ‘convincere i presunti delusi dalla Lega’, dimenticando però che qui il nostro partito è consolidato e radicato per la capacità amministrativa e di gestione che ha negli anni dimostrato a tutti i livelli di governo locale: dai comuni più piccoli fino alla Regione, dove il Presidente Luca Zaia e la squadra della Lega solamente due anni fa hanno ricevuto più del 76,8% dei voti dei veneti, ovvero, il consenso più alto mai registrato in una Regione. Vicenza merita di più, servono risultati concreti e proposte lungimiranti, non slogan elettorali fini a se stessi e sterile propaganda”, concludel’esponente della Lega.