«Gianni Zonin mi segnalava chi incontrava nei suoi giri per il nord ovest, da semplici ristoratori a imprese, mi diceva “contattali”, decidi ma prendi decisioni rapide per le loro richieste»: ha detto tante altre cosa nella dodicesima udienza del processo BPVi, quella del 16 luglio, Gianluca Girardi, responsabile della Direzione Regionale Lombardia Liguria Piemonte, nella sua articolata deposizione.
Girardi conferma i verbali del 2015, salvo qualche dettaglio, e richiama anche lui, specialmente nel pomeriggio, decisioni del cda su una serie di “clienti”: «anche Enrico Marchi, presidente di “Save”, e il suo allora socio Andrea De Vido finirono nella rete delle baciate così come Percassi (oggi presidente dell’Atalanta, ndr) e, pare molto ben introdotto in banca e vicino allo stesso presidente Zonin, Alfredo Bernardini de Pace, fratello della nota legale, nonché ex suocera di Raoul Bova, Annamaria…»).
Ma quella frase su «ristoratori e imprese» a cui dare risposte rapide, di sicuro non fattualmente rilevante per il collegio giudicante presieduto da Deborah De Stefano (giudici a latere Elena Garbo e Camilla Amedoro) e per i pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, rimane nella testa di chi ascolta perché fotografa quella che per molti è la realtà: un presidente ventennale come Zonin seguiva anche dettagli come nuovi clienti, piccoli e grandi che fossero, da acquisire a fronte della sua negazione costante di sapere quanto “sotto di lui” facevano i dirigenti scelti dal dg Samuele Sorato scelto… da lui come tutti i dg, tanti, della sua era.
N.B. Proponiamo i video integrali in esclusiva del processo BPVi dall’udienza del 13 giugno su questo mezzo, sul nostro canale YouTube e sul canale streaming VicenzaPiu.tv e LaPiu.Tv (qui il nostro palinsesto) visibili su Pc e tramite l’omonima App disponibile gratuitamente per l’ambiente iOs e Android.