Progetto TAV Vicenza, Annarita Simone (candidato sindaco La Comune): “Noi i soli contrari”

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Annarita Simone al banchetto della lista La Comune in via del Mercato nuovo

“Siamo l’unica forza politica in campo categoricamente contraria al progetto TAV, un progetto devastante per la nostra comunità, dobbiamo ascoltare i comitati di quartiere”. A dirlo è Annarita Simone, candidata sindaca per la lista La Comune che comprende Unione Popolare per De Magistris – Rifondazione Comunista, PCI e Partito del Sud.

L’unica aspirante primo cittadino donna, in merito, afferma: “Rucco e Possamai sono favorevoli entrambi a questo progetto devastante, non c’è soluzione di continuità tra centrodestra e centrosinistra, entrambi gli schieramenti proseguono con il business as usual verso la catastrofe climatica e sociale. Entrambi credono nella crescita infinita, anche se il nostro mondo è finito, limitato e fragile”.

Le posizioni di La Comune sul progetto Tav a Vicenza sono un secco NO alle grandi opere e Sì alla cura e all’attenzione del territorio. “Questo modello di sviluppo è insostenibile, le attiviste e gli attivisti di Ultima Generazione, di FFF e di Extinction Rebellion con le loro azioni ce lo ripetono quotidianamente, bisogna invertire la rotta, bisogna fermare il consumo di suolo, pena la distruzione della biosfera. Servono visioni lungimiranti, serve partecipazione, serve ascolto”.

In questa fase della campagna elettorale lo sforzo della lista La Comune è rivolto ad amplificare l’informazione rivolta ai cittadini sulle conseguenze dei cantieri che dureranno molti anni. Informazione e ascolto: “È necessario ascoltare con attenzione i comitati di cittadini sorti nei quartieri che saranno maggiormente sconvolti dal progetto TAV, queste persone esprimono chiaramente molti dubbi su un’opera progettata 40 anni fa, tecnologicamente superata che deve essere assolutamente fermata.  

A Montecchio Maggiore – prosegue Annarita Simone – Iricav ha tagliato in due Alte Ceccato (leggi qui). Il ponte di via Battaglia avrebbe dovuto riaprire a gennaio 2023, siamo ad aprile ed è ancora chiuso. Solo per un cavalcaferrovia i tempi si sono dilatati del 50%. Prendiamo questo esempio come un campione di quello che potrebbe succedere a Vicenza. Si parla di un cantiere decennale che potrebbe durare anche 15 anni”.

Secondo la Simone “tutti i cittadini di Vicenza avranno a che fare con il cantiere del TAV, se pensiamo ai nostri ragazzi che hanno 10 anni adesso, forse a 25 anni rivedranno la città di Vicenza. Lo ripeto per le mamme: i vostri e nostri figli vivranno tutta la loro giovinezza in un cantiere pieno di rumore, polveri sottili e inquinamento”.


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