Qualità dell’aria 2019, calo dei valori medi di PM10 nei dati Arpav. Bottacin: “investiti 965 milioni”

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“I nuovi dati ARPAV sulla qualità dell’aria dimostrano un ulteriore calo dei valori medi di PM10 rispetto al 2018. Una conferma che da almeno 20 anni, pur conoscendo tutti i limiti del bacino padano dove c’è scarso ricambio di aria, siamo in diminuzione dei valori medi dei principali inquinanti a conferma che le 72 misure contenute nel piano aria hanno efficacia. Per il PM 10 dal 2012 il valore medio è al di sotto dei limiti imposti a livello europeo”.

Così l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin commenta i primi dati disponibili, ancora in corso di elaborazione da parte di ARPAV, che fotografano la situazione della qualità dell’aria nel territorio veneto nel corso del 2019.

“La fotografia dimostra che i valori sono in calo – sottolinea l’assessore – ricordo che, anche se non siamo ancora ovviamente soddisfatti, gli investimenti in questi anni sono stati cospicui. Stiamo parlando di 965 milioni di euro negli ultimi tre anni. Tra questi, 702 milioni destinati al trasporto pubblico, 106 alle infrastrutture e 92,5 milioni di euro all’efficientamento energetico. In quest’ultimo ambito ricordo solo l’ultimo bando aperto per gli edifici ATER per 10 milioni di euro”.

“Nonostante tutto ciò, – conclude Bottacin – la situazione non ci soddisfa e continuiamo, insieme alle altre regioni del bacino padano, a chiedere al ministro dell’ambiente di attuare le misure previste a livello nazionale. L’impegno per la qualità dell’aria è una nostra priorità e lo stiamo dimostrando in ogni modo”