Rapina al Park Fogazzaro di Vicenza, ruba cellulare a passante: arrestato dalla polizia

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Polizia di Stato, una denuncia a Vicenza, un arresto a Bassano
Polizia di Stato, una denuncia a Vicenza, un arresto a Bassano

Un guineano di 23 anni è stato arrestato ieri sera dalla polizia di Vicenza per una rapina al Park Fogazzaro. Avrebbe rubato il cellulare a un passante strappandolo letteralmente dalla tasca dei pantaloni.

L’arrestato è F. Y., noto alle forze dell’ordine per altri reati e destinatario, dallo scorso 24 ottobre, da un ordine di allontanamento dall’Italia emesso dal questore della provincia di Vicenza, Paolo Sartori. Ora è accusato anche di rapina aggravata, mentre è detenuto nel carcere di Vicenza a disposizione della Procura della Repubblica.

A dare l’allarme sulla rapina compiuta dal guineano al Park Fogazzaro è stato un cittadino che ieri sera passava in zona. Agli addetti del 113 ha fornito una dettaglia descrizione dell’aggressore dell’inerme vittima e grazie alla quale gli agenti hanno rapidamente individuato il rapinatore.

Il 23enne stava cercando di allontanarsi dalla zona, ma è stato beccato in Via Saudino.

Quanto alla vittima, la questura informa che a seguito dell’aggressione ha riportato alcune ferite lievi. Alla polizia ha raccontato di essere stato avvicinato dal suo aggressore mentre stava circolando a bordo di un monopattino in Corso SS. Felice e Fortunato.

Essendosi rifiutato di consegnarli soldi è stato scaraventato a terra e aggredito con calci e pugni prima che il rapinatore gli strappasse la tasca dei pantaloni allo scopo di rubargli lo smartphone. Un intento che è riuscito al 23enne nonostante fossero intervenuti alcuni testimoni della scena per aiutarlo e che hanno ricevuto minacce di morte.

Alcuni giorni fa la polizia aveva fermato un connazionale del rapinatore per questioni di documenti falsi (leggi qui la cronaca),

“L’immediato intervento delle pattuglie della Polizia – commenta il questore Sartori -, reso possibile grazie alle pronte e circostanziate segnalazioni pervenute dalla cittadinanza, ancora una volta hanno consentito l’arresto di un soggetto accusato di aver commesso pochi istanti prima un grave reato.

Quello di sicurezza partecipata – ha aggiunto – non è un concetto astratto, ma riveste un importante significato civico, in considerazione del quale tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo per garantire un fondamentale bene comune quale quello, appunto, della sicurezza”.