Restaurata la stele venetica proveniente da Villa Guiccioli

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Si è concluso nei giorni scorsi il restauro della stele venetica proveniente da Villa Guiccioli e conservata al Museo Naturalistico Archeologico.

La stele presentava insorgenze superficiali di agglomerati di sali cristallizzati in efflorescenze e pertanto si è reso necessario un intervento. La restauratrice Patrizia Toson ha quindi proceduto all’applicazione di impacchi appositi per l’estrazione dei sali solubili e al consolidamento di alcune zone indebolite della stele.

“Nei nostri musei si continua a lavorare per garantire la conservazione dei reperti e delle opere esposte – sottolinea l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Nell’ultimo mese al Museo Naturalistico Archeologico ci si è occupati del restauro di una stele rinvenuta a Villa Guiccioli che riporta un’iscrizione venetica”.

La stele è stata rinvenuta dal marchese Ignazio Guiccioli nel giardino della propria villa sul colle Ambellicopoli nel 1855 e fu donata al Comune di Vicenza nel 1866.

La mancanza di notizie precise sul contesto di ritrovamento e le difficoltà di interpretazione non consentono di determinare la precisa funzione della stele: non è chiaro infatti se l’iscrizione fosse una dedica di ambito santuariale, come farebbe supporre la presenza del verbo “donare”, oppure se la sua funzione fosse quella di delimitare i confini.

Non si sa, inoltre, quale sia stata la reale posizione della stele, se orizzontale o verticale. L’iscrizione è incisa su un’unica riga in prossimità di uno dei lati lunghi della pietra: va letta dall’alto verso il basso in caso di posizionamento verticale, da destra a sinistra nel caso di posizionamento orizzontale. 

Inoltre non è chiaro se l’iscrizione fosse una dedica di ambito santuariale, come farebbe supporre la presenza del verbo “donare”, oppure se la sua funzione fosse quella di delimitare i confini.