Riaprono anche gli asili nido comunali per 159 bambini, Tolio: “atto dovuto, fino al 24 luglio”

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Dopo la riapertura delle scuole dell’infanzia comunali, anche 159 bambini, dai 0 ai 3 anni, riprendono a frequentare l’asilo nido. Da oggi, lunedì 22 giugno, infatti, i 10 asili nidi comunali (a gestione diretta Calvi, Turra, Piarda, San Lazzaro, San Rocco, Ferrovieri – ospitato al San Rocco – e in concessione Ipab, Giuliari, Rossini, e Villaggio del Sole) riaprono i battenti nel pieno rispetto delle linee guida della Regione Veneto, dopo circa quattro mesi di lockdown. Rimarrà chiuso, come edificio, il nido ai Ferrovieri dove a maggio, dopo la sospensione per il lockdown, sono ripresi i lavori per la sistemazione dell’impianto di riscaldamento. Questa mattina, in occasione della riapertura, l’assessore all’istruzione Cristina Tolio ha fatto visita all’asilo nido san Rocco, in via Torino 36, dove hanno ripreso l’attività 22 bambini (10 del San Rocco e 12 dell’asilo Ferrovieri).

“Dopo le scuole dell’infanzia era un atto dovuto – ha dichiarato l’assessore all’istruzione Cristina Tolio – riaprire in sicurezza anche i nidi comunali. Era doveroso farlo per dare una risposta alle esigenze delle famiglie che si trovano a dover conciliare la vita familiare e il lavoro, in questa fase di ripresa delle attività fuori casa successiva al lockdown, e allo stesso tempo per garantire ai più piccoli momenti di socializzazione con i loro coetanei. Siamo il primo Comune ad essere ripartito e sono molto soddisfatta perché in tempi record – il via libera l’abbiamo avuto il 2 giugno – siamo riusciti ad aprire 9 strutture su 10. Rimane chiuso l’asilo nido ai Ferrovieri, attualmente interessato da un importante intervento di manutenzione all’impianto di riscaldamento. Purtroppo durante il periodo del lockdown non è stato assolutamente possibile procedere con i lavori che sono potuti riprendere solo a maggio e si protrarranno per circa altri due mesi. Ai genitori dei bambini iscritti a quel nido è stata data la possibilità di iscrivere i propri figli in un’altra struttura con precedenza al nido San Rocco, essendo quello più vicino. Ringrazio tutto il servizio istruzione, in particolare le educatrici, per il tempo e l’impegno messi a disposizione per applicare correttamente le linee guida e per raggiungere questo risultato a beneficio delle famiglie. Ricordo ai genitori che nei nidi ci sono ancora posti disponibili ed è pertanto possibile accogliere altri bambini”.

I 159 bambini che oggi ritornano al nido in 9 strutture comunali rappresentano circa un terzo dei 429 bambini tra i 0 e i 3 anni iscritti all’anno educativo 2019-2020 (326 nei nidi gestiti direttamente e 103 in quelli in concessione).

L’amministrazione ha accolto tutte le richieste di iscrizione e ha ancora disponibilità di 87 posti. Il numero delle richieste pervenute ha permesso infatti di ammettere tutti i bambini, pur avendo preventivamente fissato criteri per l’eventuale selezione delle domande per garantire il rapporto di un’educatrice ogni 5 bambini, previsto dalle linee guida. I criteri fissati davano priorità ai bambini con disabilità, a coloro che hanno entrambi i genitori al lavoro, in ordine di età a partire dal più grande, e ai nuclei familiari monoparentali con genitore lavoratore.

I nidi comunali riaprono nel rigoroso rispetto delle norme anti contagio previste in particolare dalle “Linee guida di indirizzo per la riapertura dei servizi per l’infanzia e la preadolescenza 0-17 anni” allegate all’ordinanza della Regione del Veneto 59 del 29 maggio. A questo proposito la direzione didattica del Comune, in collaborazione con il personale docente e collaboratore scolastico, ha riformulato e riprogettato interamente gli spazi a disposizione in ogni asilo, l’utilizzo dei materiali, gli ingressi e le uscite dallo stabile e l’intera organizzazione didattico-educativa. Tutto il personale è stato dotato dei dispositivi previsti dalla normativa.

Il servizio rimarrà attivo fino al 24 luglio e comprende il pranzo. È garantito dalle 7.30 alle 13.30 nei nidi a gestione diretta e a tempo pieno nelle strutture in concessione.

La retta di frequenza è pari al 65 per cento di quella applicata abitualmente per il tempo pieno, mentre rimane invariata per gli iscritti a tempo parziale.

Le linee guida sono state inserite nel patto di responsabilità reciproca tra il Comune e ogni famiglia, previsto dalla Regione, che è stato sottoscritto nel momento dell’ammissione.