“Rimpiattino”, al ristorante senza sprecare

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Abbinamento vino cibo
Abbinamento vino cibo

«Sta tutto nel superare l’imbarazzo». Commenta così Luciano Sbraga, vicedirettore di Fipe-Confcommercio nazionale, la causa principale del silenzio dei commensali al termine di un pasto in cui sono stati lasciati avanzi che potrebbero essere portati a casa. «La società dell’abbondanza ha portato a comportamenti viziosi e non virtuosi – prosegue -, ed è ora di cambiare la rotta».

Questo cambio ha ora un nome, “rimpiattino” che indica una confezione riciclabile per portare a casa quanto ordinato e non consumato al ristorante. Pionieri, nel Veneto, dell’iniziativa contro lo spreco alimentare promossa a livello nazionale da Fipe-Confcommercio sono undici locali aderenti a Confcommercio Vicenza. Considerato che per il 51,6% dei ristoratori è proprio nella fase del consumo che si spreca la maggior parte del cibo, è chiaro che il problema diventa rilevante, sia dal punto di vista ambientale che etico.

«Il messaggio che si vuole trasmettere è quello di una maggiore attenzione al cibo, risorsa preziosa; milioni di persone, al mondo, non hanno accesso ad esso».

La ristorazione oggi, essendo destinataria del 36% della spesa domestica, ha una responsabilità enorme: è chiamata a creare modelli virtuosi che possano essere trasferiti anche in casa (tra le mura domestiche si verifica il 70% di spreco alimentare) proprio a tutela del valore del cibo. Uno di questi modelli è il rimpiattino, un vero e proprio “oggetto d’autore” – giocoso nel nome, curato nella forma e nella grafica da noti illustratori – per portare a casa cibo e bottiglie di vino lasciati in tavola.

“Un grande ruolo lo avranno i camerieri e i gestori dei locali, chiamati a diventare parte attiva in questa lotta allo spreco del cibo: sono loro, infatti, i primi a dover proporre il rimpiattino ai clienti”.

“Ho aderito immediatamente alla proposta, perché da qualche anno stanno aumentando le richieste di portare a casa quanto avanzato, soprattutto da parte degli stranieri, più abituati rispetto agli italiani a questa pratica – così il titolare del Ristorante Remo Villa Cariolato di Vicenza, Gianluca Baratto -. Poter ora fornire un contenitore più carino e versatile mi sembra un’ottima idea”.

“Siamo da sempre attenti, come Confcommercio, ai cambiamenti di mercato e investiamo in progetti ad hoc – fa eco il direttore di Confcommercio Vicenza, Ernesto Boschiero -. Tra il 2016 e il 2018 abbiamo promosso un percorso formativo, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, sulla responsabilità e la sostenibilità sociale dell’impresa ristorazione. Il leitmotiv di questo percorso è che applicare nella pratica quotidiana un atteggiamento che eviti lo spreco non è solo un impegno etico, ma anche un’operazione virtuosa dal punto di vista dell’abbattimento dei costi”.