Roberto Boschetto confermato Presidente di Confartigianato Imprese Veneto. Guiderà l’associazione sino al 2027.

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Confartigianato Imprese Veneto: da sx Cavion, Scarzanella, Boschetto e Sareri
Confartigianato Imprese Veneto: da sx Cavion, Scarzanella, Boschetto e Sareri

Sarà Roberto Boschetto (di Padova, un’azienda nel settore edilizio (produzione e posa di lavorazioni in gesso e cartongesso)) a guidare Confartigianato Imprese Veneto sino agli inizi del 2027. È quanto hanno deciso questa sera (23 febbraio, ndr) i componenti dell’Assemblea. Una conferma per Boschetto che era stato chiamato alla guida dell’Associazione imprenditoriale regionale maggiormente rappresentativa a cui aderiscono, per il tramite delle 7 associazioni territoriali, oltre 45mila soci, a metà mandato nel 2020. Nella stessa serata sono stati eletti anche Claudia Scarzanella Presidente di Confartigianato Belluno a vice Presidente Vicario e Gianluca Cavion Presidente di Confartigianato Vicenza e Roberto Iraci Sareri Presidente di Confartigianato Verona vice presidenti.

“Grazie innanzi tutto –afferma Boschetto- ai Presidenti provinciali che hanno dato mandato a proseguire garantendo il loro impegno per la “messa a terra” territoriale delle varie iniziative. Azione, questa, indispensabile per chi cerca la concretezza come noi”.

“Siamo in una situazione di assoluta incertezza, una tipica fase di passaggio da un’epoca ad un’altra –prosegue– ma non c’è tregua per nessuno. Lo sanno soprattutto i 45 mila soci che rappresentiamo che ci chiedono ascolto, proposte e la negoziazione. Siamo attrezzati per raccoglie con forza le sfide che abbiamo di fronte che possiamo riassumere così: traghettare l’’economia al di fuori della crisi, sostenere gli investimenti e rilanciare i consumi interni. Dopo la pandemia e nel pieno di una guerra in Europa, il mondo è cambiato e continua a cambiare ad una velocità straordinaria. Confartigianato, come sistema, è pronta alla sfida. Il nostro ruolo è rappresentare gli interessi, con sobrietà e rigore”.

“Abbiamo una nuova idea di politica industriale –sottolinea– che si svilupperà sui temi del lavoro, della formazione, della transizione digitale, del credito, dell’internazionalizzazione, del welfare. È un processo che includerà il coinvolgimento delle Federazioni di Mestiere, Confartigianato Nazionale, le istituzioni locali, le Camere di Commercio, le maggiori organizzazioni sindacali, affinché la programmazione territoriale e le riforme strutturali dello Stato (autonomia differenziata, ricostituzione delle province, giustizia, fisco, credito, welfare, bilateralità) avvengano all’interno di un dibattito costruttivo. Senza dimenticare i temi della sostenibilità ambientale e dell’energia che non possono restare fuori dalla nostra agenda. Le scelte politiche in economia, incideranno nei comportamenti (case, mobilità, prodotti, tutto sarà green, anche il credito) e avranno un forte impatto anche sui nostri sistemi produttivi e sui ceti sociali. Le soluzioni a queste sfide esistono, ma non ci sono risposte facili e a “taglia unica”.

“Per fare tutto questo –conclude Boschetto– lavoreremo per allargare le relazioni e creare co-progettualità con le regioni limitrofe: Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, finalizzate alla elaborazione di politiche economiche comuni”.